New York (USA) – Una conclusione quasi incruenta quella del processo che sembra chiudere definitivamente il caso Madster (ex Aimster), sistema di scambio-file che due anni or sono conobbe il suo massimo sviluppo.
Un giudice federale ha infatti sentenziato che per non aver obbedito ad una ingiunzione e aver continuato a far girare il proprio sistema di file-swapping fino allo scorso dicembre, John Deep dovrà pagare 5mila dollari di multa. Molto meno dei quasi 70mila richiesti dai discografici della RIAA .
Oltre a questa cifra, Deep dovrà pagare circa 109mila dollari quale rimborso alla RIAA per le spese legali sostenute per perseguirlo.
Di interesse nella sentenza è il fatto che il giudice abbia voluto ridurre grandemente le richieste dell’accusa in quanto la causa in cui Madster è stato trascinato ha comunque provocato notevoli danni economici al suo gestore. Un caso, quello di Madster , contrassegnato da numerosi tentativi di Deep di schivare gli strali della RIAA.
La RIAA si è in ogni caso detta soddisfatta in quanto la sentenza premia i propri costosi sforzi legali tesi alla chiusura dei sistemi di file-sharing, sistemi con i quali fu portato al collasso anche il celeberrimo Napster. Minor fortuna i discografici l’ hanno avuta con i creatori del software di sharing KaZaa , finora capaci di sottrarsi ad un procedimento legale definitivo. Come noto proprio con KaZaa e KaZaaLite ogni giorno decine di milioni di utenti internet scambiano file.