Mai più pirati del cinema (online)

Mai più pirati del cinema (online)

Al grido di *li paghiamo poco non vi ci mettete pure voi*, le major del cinema americano schiaffano tecnici del suono e delle luci, operatori e altri negli spot contro la pirateria del cinema su internet: non fateci del male
Al grido di *li paghiamo poco non vi ci mettete pure voi*, le major del cinema americano schiaffano tecnici del suono e delle luci, operatori e altri negli spot contro la pirateria del cinema su internet: non fateci del male

Roma – Sì ci sono anche i nomi di alcune star di Hollywood, ma le facce che compaiono negli spot antipirateria voluti dalle major del cinema sono quelle di operatori del cinema, cameramen, falegnami, scenografi, tecnici del suono e della luce, fotografi, staff della sicurezza, truccatori e via dicendo. Sono loro che dovranno convincere gli americani che scaricare e condividere film in rete non è cosa bella.

L’idea non è nuova ma questa volta quelli della Motion Picture Association of America, MPAA , hanno deciso di fare sul serio e di allagare le sale statunitensi con un naufragio di videoinserti di sensibilizzazione. L’idea è che vedendo gli spot al cinema, gli appassionati tolgano il dito dal grilletto, cioè dal mouse, e smettano di sparare sui lavoratori del grande schermo, cioè cessino di condividere e scaricare film su internet.

James Cameron Gli spot, nei quali comunque figureranno nomi di spicco del cinema, come quello del regista James Cameron o dell’attore Ben Affleck , verranno trasmessi in 5mila sale e, contestualmente, verranno diffusi in televisione sui principali canali americani nelle ore di picco.

Saranno però i lavoratori del cinema e non i grandi nomi a spiegare, a chi vedrà questi spot, che spesso e volentieri un tecnico del suono, un truccatore o un costumista guadagnano quando va bene dodici mensilità l’anno. “Siamo fortunati – afferma uno scenografo in uno spot – se riusciamo a mettere in fila 12 mesi di paghe” . Dovranno spiegare non solo di non essere milionari ma anche di essere pagati poco. Come a dire, cioè, che se l’industria soffrirà a causa della pirateria via internet, i primi a rimetterci saranno loro. E si parla di una “popolazione” di quasi 600mila individui con relative famiglie.

Ci ha messo del suo, come al solito, anche il presidente della MPAA, il celebre Jack Valenti , secondo cui si tratta di “una campagna di educazione e persuasione”. Rivolgendosi a chi scarica film via internet, Valenti ha affermato: “Stai facendo del male a qualcuno, magari persino a qualcuno della tua stessa famiglia”.

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Pubblicato il 24 lug 2003
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