Manda i tuoi filmati a Google

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Che così lui ti fa la foto: partirà presto il video-blogging della grande G mentre sono già partite le nuove mappe in salsa satellitare
Che così lui ti fa la foto: partirà presto il video-blogging della grande G mentre sono già partite le nuove mappe in salsa satellitare


Mountain View (USA) – Non c’è un momento di pausa per Google , il portale della ricerca deciso a lasciarsi alle spalle i suoi più pericolosi competitor: Yahoo! e MSN . Nelle scorse ore uno dei fondatori di Google, Larry Page ha introdotto il concetto di video-blogging .

“Presto – ha spiegato ai reporter – inizieremo ad accogliere le produzioni video che ci manderanno gli utenti”. “Si tratta – ha anche affermato – di un esperimento di video-blogging”, del quale non ha però voluto fornire ulteriori dettagli.

Inutile dire che queste parole hanno già fatto sorgere una quantità di speculazioni sul nuovo servizio, considerato anche il sempre maggiore investimento di Google nei materiali video e tv . Come noto da qualche tempo offre al pubblico americano la possibilità di “navigare” nei contenuti degli show televisivi statunitensi, e di ricercare per parole chiave specifici materiali apparsi o destinati ad apparire sui palinsesti a stelle e strisce.

Ma a far rumore nelle scorse ore è stato anche il rinnovamento delle mappe di Google , un servizio che ha ora aggiunto immagini dal satellite , come lungamente preannunciato. Cercando la mappa di una località americana è ora possibile non solo vederne la figura con le indicazioni stradali ma anche, cliccando sul link “Satellite”, vederne la foto.

Sulla foto è poi possibile zoomare fino ad un discreto grado di profondità, il tutto con una rapidità persino sorprendente. Questo si deve alle tecnologie e agli asset di Keyhole Corporation, la società acquisita da Google nei mesi scorsi e specializzata nelle mappe digitali.

Proprio Keyhole ha approfittato del lancio delle nuove foto satellitari per affermare che non ci sono problemi di privacy, come qualcuno aveva sostenuto, perché le fotografie utilizzate per il servizio sono vecchie di 6 o 12 mesi. “Non è che uno sia in grado di leggere una targa, per dire – ha spiegato l’azienda – o vedere cosa faceva una certa persona quando la foto è stata registrata”.

Al momento, il servizio satellitare copre circa metà del territorio statunitense.

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Pubblicato il 6 apr 2005
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