Un team di ricercatori internazionale ha ripreso il lavoro di John Pendry sulla curvatura delle onde elettromagnetiche sviluppando un nuovo mantello dell’invisibilità, in grado questa volta di deviare la luce visibile nascondendo quindi gli oggetti – o esseri viventi come in questo caso – alla vista.
Applicando gli studi di Pendry sui metamateriali alla curvatura della luce visibile permette di estendere notevolmente le dimensioni dello scudo dietro cui nascondere i propri soggetti di test, e il risultato è che i ricercatori sono stati in grado di rendere invisibili un pesce rosso e un gattino costruendo “mantelli” di diverse forme e dimensioni.
Il mantello è composto da materiali comunemente disponibili e funziona senza problemi sulle creature viventi in movimento, dicono i ricercatori, e a dimostrarlo ci sono i due vide come prova del lavoro condiviso tra Zhejiang University (Cina), Nanyang Technological University (Singapore), University of Southampton (UK) e Marvell Technology Group (USA).
Uno dei problemi posti dal nuovo mantello invisibile internazionale è il fatto di poter schermare la vista solo da un’ angolazione precisa , non riuscendo – ancora – a coprire il soggetto da camuffare nello spazio a tre dimensioni.
Alfonso Maruccia
Pubblicato il 13 giu 2013
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