Mantello invisibile, qualcosa si vede

Mantello invisibile, qualcosa si vede

Nuovo passo avanti nell'utilizzo dei metamateriali per la manipolazione della luce: ricercatori scozzesi annunciano di avere realizzato un metamateriale in grado di adattarsi a una superficie flessibile
Nuovo passo avanti nell'utilizzo dei metamateriali per la manipolazione della luce: ricercatori scozzesi annunciano di avere realizzato un metamateriale in grado di adattarsi a una superficie flessibile

Stando a quanto sostengono i ricercatori della St. Andrews University in Scozia non dovrebbe mancare poi molto alla produzione del fantomatico mantello dell’invisibilità a base di metamateriali : gli studiosi hanno messo a punto un nuovo materiale in grado di manipolare la luce a piacimento, con in più il vantaggio di potersi adattare a una superficie flessibile .

Metaflex , questo il nome del nuovo metamateriale , può piegare e deviare le onde luminose come i materiali precedenti. Applicando diverse membrane di Metaflex una sull’altra, inoltre, è possibile applicare il composto anche a superfici flessibili. In tal modo la realizzazione di un vero e proprio mantello invisibile, da mettere addosso a cose o persone, dovrebbe risultare molto più fattibile che in passato.

“Una delle applicazioni più entusiasmanti di Metaflex è la fabbricazione di metamateriali (MM) tridimensionali flessibili entro lo spettro ottico – dicono i ricercatori – Tali risultati confermano che è possibile realizzare i metamateriali al di sopra di substrati flessibili operanti nello spettro visibile, fatto che noi crediamo sia un elemento fondamentale per le future generazioni di MM flessibili tridimensionali operanti a lunghezze d’onda visibili”.

Gli autori della ricerca indicano varie possibilità di utilizzo per Metaflex, non necessariamente limitate al mantello invisibile : il metamateriale flessibile si presta anche alla realizzazione di lenti ottiche per le foto-videocamere di nuova generazione. Altamente prevedibile l’ interesse primario dei militari nei confronti del ritrovato: un soldato “invisibile” è certamente un bersaglio difficile da inquadrare per qualsiasi esercito nemico.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
8 nov 2010
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