C’è chi ha sottolineato come si tratti di una più che significativa mossa strategica, per lanciare Google alla ricerca del graal della pubblicità mirata. Una porzione ormai abbondante dell’intero mercato dell’ advertising , fatta lievitare da servizi di localizzazione come Foursquare.
Pronta a partire è l’azienda di Mountain View, i cui ricavi sono attualmente generati per il 90 per cento dalla pubblicità online . Terra di conquista il settore presidiato dai vari servizi basati sulla localizzazione, capaci ormai di attirare le più bramose attenzioni delle aziende locali. Che entro il 2014 dovrebbero spendere in pubblicità un totale di 32,5 miliardi di dollari .
Ma a BigG serve evidentemente un cavaliere che la trascini sulle auree sponde della geolocalizzazione. Marissa Mayer era già stata la prima donna ad entrare nel team di ingegneri al lavoro sul search engine più usato del web. Correva l’anno 1999. La giovane Marissa avrebbe conquistato le folle tecnologiche e la carta stampata, assumendo il ruolo di vicepresidente nelle gerarchie dell’azienda di Mountain View.
Stando a molteplici fonti , Marissa Mayer lascerà il suo carismatico e sensuale ruolo di guida alla testa della search experience made in Google. I suoi sforzi verranno dirottati proprio verso l’ambiziosa ricerca del graal della localizzazione. E non solo. Pare che l’ormai ex-eroina del search sia destinata ad ottenere un prestigioso posto tra i top-decision maker di Google .
Mayer, 35 anni, diventerebbe di fatto il più giovane membro dell’alta commissione operativa della Grande G. Una decisione che potrebbe garantirle un nuovo servizio di Vogue o il compito di espandere servizi come Google Latitude e quello annunciato di Google Places . Chi meglio di lei, utente ormai espertissimo di Foursquare?
Mauro Vecchio