Massì, registriamo pure come guidano

Massì, registriamo pure come guidano

Nei giorni scorsi è sbarcata sul mercato americano una scatola nera per veicoli, un boxetto che bacchetta i giovani guidatori e racconta ai genitori come hanno trattato l'auto
Nei giorni scorsi è sbarcata sul mercato americano una scatola nera per veicoli, un boxetto che bacchetta i giovani guidatori e racconta ai genitori come hanno trattato l'auto


Roma – Non bastano i cellulari a tenere in stretto e continuo contatto i genitori e i figli, negli Stati Uniti ora servono sistemi di registrazione del comportamento per poter punire i figli, all’occorrenza, quando sbagliano fuori casa. Questo deve aver pensato il costruttore di un singolare dispositivo di monitoraggio della guida.

Sul mercato americano è infatti ora disponibile RS-1000 Black Box , una vera e propria scatola nera di nuova concezione studiata per tenere traccia di tutti gli errori e della spericolatezza di cui si macchiano i giovani che guidano.

Il Box, che potrà essere comprato anche dai genitori britannici ma per il momento solo via internet, registrerà su una PC card eventuali eccessi di velocità o mancanze, come non usare le cinture di sicurezza. In più una simpatica opzioncina da grande patrigno è quella che consente, con un sistema GPS , di conoscere dove è stata portata l’automobile, che strade ha fatto e via dettagliando.

Non contenta, la Black Box emette un segnale acustico ogni qual volta registra un errore, per segnalare al discolo che si trova al volante quando commette un errore. Il segnale è pensato per essere sentito con certezza ed è quindi in grado di aumentare il volume del suono se, per esempio, l’autoradio viene tenuta al massimo…

In una intervista rilasciata nei giorni scorsi a The Telegraph, l’inventore della scatola nera, che è il capo della società che la produce, la Road Safety International , ha affermato che “se mio figlio dice che va a casa di un amico a studiare e invece va in spiaggia io me ne accorgo. Se corre troppo veloce, lo posso sapere. Noi non vogliamo rendere miserevole la loro esistenza, e non possiamo dire che loro (i nostri figli, ndr) amino questo dispositivo, ma davvero cambia il modo di guidare”.

Non è stato spiegato se, in futuro, la scatola nera potrà essere applicata direttamente sul corpo dei figli per controllarli anche dopo che sono scesi dall’automobile.

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Pubblicato il
23 set 2003
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