Roma – MC-link, uno dei pionieri della rete italiana ed uno dei primi fornitori di accesso ad internet, torna interamente nelle mani dei suoi fondatori. I soci di minoranza di MC-link, che controllavano l’azienda in precedenza, hanno infatti confermato l’acquisto della partecipazione del 66% che era nelle mani di Seat Pagine Gialle.
Come si ricorderà, quest’ultima ha dovuto procedere alla dismissione perché così imposto dall’Antitrust dopo la fusione con Telecom Italia Net (TIN).
MC-link opera da più di 15 anni come uno dei principali fornitori di servizi telematici in Italia. “La cessione a Seat PG del pacchetto di controllo – si legge in una nota – aveva l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di servizi e applicazioni orientati alle esigenze della piccola e media impresa, degli studi professionali e della clientela SOHO”.
“MC-link esce da questa vicenda rafforzata sotto il profilo finanziario – ha commentato Paolo Nuti, amministratore delegato e co-fondatore insieme a Bo Arnklit di MC-link – Intendiamo proseguire nella politica in atto nel campo degli investimenti per lo sviluppo di servizi e applicazioni avanzate a larga banda, anche attraverso il ricorso all’Unbundling del Local Loop e alla co-locazione di apparecchiature proprie nelle centrali dell’operatore dominante.”
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Telecom?
E Telecom? Sta a guardare mentre i suoi concorrenti posano cavi su cavi?Io non vedo l'ora di potermi abbonare a servizi broad band. Pero' se sono Telecom sto piu' tranquillo. Guarda che succede con gli altri operatoriAnonimoRe: Telecom?
> E Telecom? Sta a guardare mentre i suoi> concorrenti posano cavi su cavi?Ne ha gia' messi tanti. Poi ci ha ripensato (dsl), ora ci ha ripensato di nuovo.> Io non vedo l'ora di potermi abbonare a> servizi broad band. Pero' se sono Telecom> sto piu' tranquillo. Guarda che succede con> gli altri operatoriBEATO TE...Anonimoma guarda caso.......
scommetto che Ghignone c'è l'ha sotto casa!!!!brao!!!AnonimoDove sta tutta questa grande domanda...
...per la banda larga.Non riesco a vederla ad essere proprio onesto. Sapreste dirmi di quale capacita' stiamo parlando (dal punto di vista tecnico) ?Cioe', l'economia della rete sembra non gioire molto di questi tempi (veramente e' gia' da Dicembre 2000) e sempre piu' societa' si vedono costrette ad unirsi ad altre per sopravvivere. A me cio' dice che la volgia di offrire servizi online e' un po' in calo rispetto a prima, e non penso sia dovuta alla mancanza di banda che quindi limita le potenzialita' di sviluppo dei servizi stessi.Secondo me ancora con un modem a 56K il 50% della popolazione, che usa collegarsi da casa, e' soddisfatto. Non riesco a vedere tutta questa domanda anche perche', simili costi di gestione possono essere sostenuti solo installando le fibre nelle grandi citta' (penso solo Torino, Bologna, Firenze, oltre a Roma e Milano)....Boh, anche qui nella Bay Area l'estate scorsa hanno finito di installare le fibre da San Jose a San Francisco, ma credo che di ricchi qui ce ne siano di piu', ed anche di persone. Insomma non mi sembra un sistema simile possa prendere piede prima di 5-10 anni.Anonimoe le altre città?
come al solito le cose come l'adsl, le fibre ottiche arrivano sempre nelle grandi città. e chi abita in un città, come la mia, di 16000 abitanti che fà, si attacca al tram?AnonimoRe: e le altre città?
come disse Verdone alla sora Lella: "M'hanno fatto un buono, che vordì?"AnonimoRe: e le altre città?
- Scritto da: ratatuia> come al solito le cose come l'adsl, le fibre> ottiche arrivano sempre nelle grandi città.> e chi abita in un città, come la mia, di> 16000 abitanti che fà, si attacca al tram?Se ha 16.000 abitanti non è una città: è un paesino. Penza alla salute!AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 set 2001Ti potrebbe interessare