Roma – Un altro dei provider “storici” che tra i primissimi ha iniziato anni fa a coprire con i suoi servizi di accesso una vasta parte del territorio italiano, MCLink , ha deciso ieri di lanciare la propria offerta ADSL. Soprattutto, cosa che non può che far piacere e che distingue MCLink da tutte le altre offerte finora presentate online, la trasparenza pare centrale nell’offerta.
Le pagine online che parlano di ADSL No-Limit sono chiarissime e nel dettaglio illustrano vantaggi, opportunità ma anche problemi e difficoltà di un servizio interessante, per alcuni versi rivoluzionario, ma probabilmente non così esaltante come altri operatori hanno finora voluto “far credere”.
Rincuorano cose che possono sembrare ovvie ad un operatore specializzato ma non lo sono per gli utenti a cui di norma ciò non viene detto: “Occorre precisare che la velocità di connessione massima può essere assicurata solo per tutto ciò che sia raggiungibile con il collegamento ADSL in senso stretto, ossia per la tratta che va dalla centrale Telecom di zona alla macchina dell’utente. La velocità tra la centrale Telecom Italia di zona e l’ISP è viceversa funzione dell’ “affollamento” della MAN (rete dati urbana) in tecnologia ATM che collega le centrali di zona con l’ISP e della categoria di servizo “Wholesale” (cioè all’ingrosso) che il fornitore di accesso ad Internet ha richiesto a Telecom Italia”.
Continuando poi: “Per questo motivo, MC-link ha scelto di non utilizzare il livello base dell’offerta Wholesale di TI, ma di impostare la propria offerta ADSL Lan+ e ADSL Corporate su due categorie che, nei periodi di picco, possono assicurare un servizio di trasporto fino ad MC-link nettamente superiore”.
E la cosa ancora più importante: “Per raggiungere, invece, le risorse che sono su Internet, bisogna tenere presente che la velocità sarà dettata dalle stesse regole che vigono per qualsiasi collegamento Internet e quindi anche dalla qualità di connessione Internet di MC-link nonché di quella del sito su cui risiedono le informazioni richieste”.
Al momento l’offerta MCLink tiene conto anche della solo parziale preparazione delle centrali telefoniche di zona di Telecom Italia e quindi con chiarezza si indicano come “coperte dal servizio” solo alcune zone di alcune città: Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino.
Nelle pagine dedicate all’offerta, si legge tra l’altro: “sia per quanto riguardo il canone del servizio che per i costi relativi all’attivazione della propria utenza ADSL nulla è dovuto a Telecom Italia, poiché entrambi sono compresi in quanto previsto dal contratto tra l’utente e MC-link”.
E se la trasparenza è la chiave, c’è da sperare, vista la carenza di modem ADSL in giro, che anche la frase seguente sia veritiera: “Per la connessione fisica sono necessari dei “Terminal Adapter” con specifiche caratteristiche ADSL. Per la connessione di una singola postazione è sufficiente utilizzare un modem ADSL, mentre per connettere una LAN aziendale è necessario utilizzare un Router specifico. In entrambi i casi MC-link è in grado di fornire l’hardware necessario”.
Il costo? L’offerta ADSL LAN+, consigliato per reti aziendali fino ad 8 postazioni, costa 480mila lire più Iva ogni due mesi con 400mila lire di attivazione. La ADSL Corporate, per LAN oltre le dieci postazioni, ha un canone bimestrale di 1,5 milioni e 400mila lire di attivazione.