Sono stati presentati dai legali del governo statunitense i documenti per avviare definitivamente la macchina processuale contro l’impero del file hosting. Le autorità di Washington hanno dunque richiesto l’estradizione del boss Kim Dotcom, insieme ai soci Bram Van der Kolk, Finn Batato e Mathias Ortmann .
I gestori del cyberlocker Megaupload sono già stati accusati di violazione massiva del copyright, di attività legate al racket e al riciclaggio di denaro . Arrestati lo scorso 20 gennaio, i quattro erano successivamente usciti di prigione dietro il pagamento di una cauzione fissata dal giudice neozelandese.
Ultimo a respirare libertà, il founder Kim Dotcom. Nel corso di un’intervista con l’emittente locale 3news , il boss del file hosting aveva paragonato la sua piattaforma a YouTube. Se estradato negli Stati Uniti, Dotcom rischierebbe fino a 20 anni di prigione solo per uno dei numerosi capi d’accusa (racket) .
Al momento, nessun dettaglio sulle carte presentate dagli avvocati a stelle e strisce. L’avvio del processo in Nuova Zelanda è previsto per il prossimo 20 agosto . Dotcom aveva già ostentato un bellicoso ottimismo, parlando di un attacco politico ad un sito sempre solerte nella rimozione di tutti i contenuti illeciti.
Mauro Vecchio