Web – Salve, voglio segnalarvi un’altra incredibile iniziativa di mamma Telecom e dei suoi sudditi. Da tre giorni sul mio numero di telefono di casa è stata attivata la segreteria telefonica di Telecom (non si sa da chi). Da tre giorni non ricevo più fax perché si attiva la segreteria telefonica e, visto che il fax lo uso per lavorare, sto avendo grossi disagi.
Appena alzo la cornetta, inoltre, la gentile ma odiosissima voce di miss Telecom 2000 mi avverte che ci sono dei nuovi messaggi nella segreteria Telecom. A me non interessa, però, visto che la segreteria ce l’ho già incorporata nel nuovo e costoso apparecchio tel/fax.
Il giorno dopo le prime lamentele di chi ha provato a mandarmi dei fax, chiamo il numero magico (187 – strano, me lo ricordo immediatamente?! Ma allora la pubblicità funziona veramente… Aiuto) e faccio disattivare il servizio. Perlomeno è quello che vorrei. Il giorno dopo invece c’è sempre la signora Telecom che mi dà il buongiorno dicendomi che ci sono nuovi messaggi nella mia (nuova) segreteria.
Altra chiamata, al “gratuito anche dai cellulari” 187, e un operatore mi spiega che la cessazione del servizio da me richiesta il giorno prima per “probabili rallentamenti del sistema” sarà attiva al massimo da domani. Con il codice #63#, mi dice, posso disattivare temporaneamente il servizio che verrà poi regolarmente sospeso. Irritato, eseguo la procedura ma ottengo solo un messaggio che mi avverte dell’impossibilità di effettuare l’operazione per una “errata configurazione del terminale” (boh?!). L’operatore successivo mi spiega che è la mia linea ISDN “il problema” e che devo aspettare la disattivazione del servizio da parte del tecnico in centrale e che sarà fatto il prima possibile.
A questo punto chiedo informazioni sul perché e sul percome sia stato attivato il servizio. A dire la verità l’ho già chiesto anche prima ma mi era stato risposto solamente che era un servizio fornito gratuitamente per i primi quattro mesi “ma che avrei dovuto essere io a richiedere la disdetta” quando l’attivazione fosse diventata definitiva “automaticamente” dopo il periodo gratuito.
Insomma vengo a sapere che i negozi di telefonia della zona hanno la possibilità di attivare a richiesta questo servizio e che nel mio caso “XY” risulta essere l’incriminato (XY è a trecento metri da casa mia). Ta-da! Flash-back. Circa una settimana fa una signora aveva telefonato a casa mia e spacciandosi per un’operatrice di Telecom Italia e avvertendomi dell’esistenza di Teleconomy e delle sue straordinarie tariffe, proponendomi anche l’attivazione della linea ISDN. “Ce l’ho già, grazie” – le ho risposto e la conversazione era finita lì. Ed è l’unico contatto che possa essere collegato al fatto.
Con il dubbio che l’operatrice sia stata quella di XY, ho chiamato in negozio. Lì mi dicono che effettivamente loro fanno questa promozione ma “dev’esserci stato qualche malinteso” perché sia stato attivato il servizio… Un responsabile per l’accaduto alla fine non lo trovo.
Per concludere: la segreteria è stata attivata senza la mia richiesta e pure senza il mio permesso. E ‘ gratuita per i primi quattro mesi dopo di che automaticamente diventa a pagamento. Per disattivarla devo richiederlo esplicitamente io.
In questo caso chi è il colpevole? Telecom che dà la possibilità a qualsiasi negoziante di attivare un servizio a pagamento non richiesto o il negoziante che praticamente raggira gli utenti con la scusa che il servizio è gratuito per i primi quattro mesi o come nel mio caso addirittura senza far cenno alla questione?
Mi scuso per essermi dilungato e spero che se riceverete altre segnalazioni sulla questione della “segreteria fantasma” ne vorrete fare un caso nazionale 🙂 per scardinare la prepotenza di Telecom e l’arroganza di tutti coloro che considerano i clienti/consumatori delle pecore da mungere.
Saluti,
Svetlozar Milkov
DentroLaRete
Caro Svetlozar, su Memotel se ne sono dette tante, sui newsgroup e nelle moltissime email che nei mesi abbiamo ricevuto in redazione. Al di là di ogni considerazione sull’utiltà del servizio e persino sul modo in cui viene “appioppato”, correttezza dovrebbe indurre l’ex monopolista ad eliminare la “svista”, vogliamo chiamarla così?, dell’attivazione del canone senza preavviso. Il fatto che sia l’utente a doversi ricordare di cancellare un servizio che non ha richiesto è davvero difficile da mandar giù. Se poi a questo aggiungiamo le difficoltà legate all’ottenere la cancellazione di Memotel, diventa comprensibile più o meno qualsiasi reazione da parte dell’utente che si sente inevitabilmente gabbato. Noi rimaniamo in attesa di una risposta da Telecom Italia. Paolo De Andreis