Santa Clara (USA) – Merced, nome in codice della prossima generazione di CPU Intel a 64 bit (il cui nome commerciale sarà Itanium), si sta rivelando una bella gatta da pelare persino per il gigante californiano.
L’ultimo tentativo di portare Merced a frequenze di clock ben superiori agli attuali 400 MHz sembra infatti miseramente fallito, lasciando Craig Barrett, CEO di Intel, davvero inviperito.
Il cruccio di Barrett è un segno tangibile del clima di tensione che sta attanagliando ormai da mesi la società di Santa Clara. Da un lato Merced, già promesso per metà anno ma la cui fase di messa a punto si trova ancora in alto mare, e dall’altro lato Willamette, la nuova generazione di CPU IA-32 che vedrà la luce non prima di fine anno.
Per ora Intel si consola con la possibilità di portare i Pentium III a frequenze insperate – se tutto va bene fino a 966 MHz – ma sembra evidente che il rilascio di tali modelli avverrà in tempi posteriori all’uscita dell’Athlon ad 1 GHz. Ed un altro concorrente pericoloso, almeno per quanto riguarda la fascia più alta del mercato, è Compaq , che con il suo imminente Alpha a 64 bit potrebbe limitare il successo di Merced.