Microsoft e le batterie bipolari

Microsoft e le batterie bipolari

Dai laboratori di Redmond esce una nuova tecnologia di approvvigionamento energetico capace di semplificare il montaggio delle batterie in condizioni poco agevoli
Dai laboratori di Redmond esce una nuova tecnologia di approvvigionamento energetico capace di semplificare il montaggio delle batterie in condizioni poco agevoli

Si chiama InstaLoad ed è l’ultima trovata di Microsoft nel campo delle tecnologie per batterie, un sistema che facilita l’installazione degli accumulatori energetici riducendo nel contempo i potenziali problemi – pratici o anche di sicurezza in taluni casi specifici – derivanti dal mancato rispetto della posizione dei poli positivo-negativo.

Con InstaLoad, spiega BigM, l’utente non è più obbligato a verificare il la posizione dei suddetti poli e può installare le batterie in entrambe i sensi senza preoccuparsi delle possibili conseguenze. Sarà la circuiteria elettronica di InstaLoad a incaricarsi della corretta gestione delle batterie fornendo l’energia necessaria al funzionamento del dispositivo compatibile.

“L’installazione delle batterie non è in genere un gran problema da gestire con il supporto tecnico di per sé”, dice Microsoft presentando InstaLoad, “ma può trasformarsi in un fattore di esperienza negativo per il consumatore e di frustrazione non espressa in merito a un prodotto – riducendo la lealtà del cliente all’azienda”.

Un sistema come InstaLoad può rivelarsi utile in diverse occasioni, suggerisce Redmond, specialmente nel caso in cui sia necessario cambiare di frequente le batterie di un dispositivo o in condizioni di scarsa illuminazione . La tecnologia è compatibile con le più comuni batterie cilindriche in circolazione, ricaricabili o meno (CR123, AA, AAA, C e D) e non richiede particolari adattamenti di mercato se non la creazione dei circuiti necessari nel dispositivo da caricare.

Sempre parlando di mercato, InstaLoad ha già ottenuto il supporto di Duracell e del produttore di torce elettriche AE Light . Per l’utilizzo della tecnologia è ovviamente necessario pagare l’obolo richiesto per lo sfruttamento della sua proprietà intellettuale, anche se da Redmond garantiscono lo sfruttamento gratuito di InstaLoad nei dispositivi pensati per le persone affette da disabilità – in questo caso dovrebbe bastare l’apposizione di un logo sul case esterno del prodotto.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 2 lug 2010
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