Sarà una prima volta di prestigio per l’Italia, sede del ventesimo World Computer Congress. L’evento avrà luogo dal 7 al 10 settembre al Centro Congressi della Fiera di Milano. Al dibattito interverranno studiosi e manager da tutto il mondo per fare il punto della situazione sull’evoluzione delle tecnologie digitali ed il loro impatto in aree diverse che spaziano dalla ricerca al business, dal lavoro al quotidiano.
Patrocinato dalla Federazione internazionale delle associazioni e delle comunità dell’informatica (IFIP) di 60 diversi paesi, l’evento sarà un’occasione ghiotta anche per le aziende che operano nell’ICT, che avranno la possibilità di presentare progetti, idee, esperienze avendo la garanzia di un ampio bacino di risonanza che va dai grandi media ai semplici appassionati.
“Questa edizione del Word Computer Congress ha una valenza particolare – dichiara Giulio Occhini, Presidente del Comitato Organizzativo e Direttore Generale di AICA, che in Italia rappresenta IFIP – L’evento sarà il primo a integrare in un confronto scientifico di valore mondiale le testimonianze delle imprese e delle Istituzioni che in Italia, in Europa e nel mondo animano l’evoluzione alla società digitale. Offrirà stimoli a tutti coloro che guardano con interesse alle nuove sfide della società digitale” – ha aggiunto.
Il programma, consultabile sul sito dedicato, è consistente e annovera incontri e dibattiti che toccano temi quali la globalizzazione nell’era digitale, il rapporto tra la tecnologia e la cultura, l’approccio ad essa da parte delle donne. Inoltre vi saranno anche varie conferenze a carattere scientifico, sociale e istituzionale.
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Interessante
Se riescono a garantire un minimo di elettricità a quel prezzo sarebbe fantastico....Re: Interessante
qua da noi non lo porterebbero mai, s'andrebbe contro gli interessi dei grandi fornitori d'energia.gohanlaptop e celle a combustibile
Mi sembra che questa frenesia a fornire gli africani di computer portatili, cellulari e fantascientifiche celle a combustibile sia ridicola.Cosa se ne fa un africano di un computer ?UndertakerRe: laptop e celle a combustibile
> Cosa se ne fa un africano di un computer ?impara a programmare e lavora al pc per multinazionali che terzializzano nei paesi del terzo mondo...cikoRe: laptop e celle a combustibile
cosa se ne fa un africano di un PC?? magari comunicare col mondo no?? non ne hanno diritto anche loro??unamicoRe: laptop e celle a combustibile
- Scritto da: Undertaker> Mi sembra che questa frenesia a fornire gli> africani di computer portatili, cellulari e> fantascientifiche celle a combustibile sia> ridicola.> > Cosa se ne fa un africano di un computer ?sono daccordo con te.. prima bisognerebbe pensare alla salute della gente..probabilmente anzi qualche possibile consumatore in più in futuro che una vita salvata oggi..anonimoRe: laptop e celle a combustibile
- Scritto da: Undertaker> Mi sembra che questa frenesia a fornire gli> africani di computer portatili, cellulari e> fantascientifiche celle a combustibile sia> ridicola.Portare energia elettrica (di questo si parla: energia elettrica) a popolazioni che nonl'hanno mai avuta ti sembra ridicolo?www.aleksfalcone.orgNon solo in Africa, plz
Oltre che per l'Africa, potrei avere un paio di bidoni anche sul mio terrazzo?TomotadaRe: Non solo in Africa, plz
- Scritto da: Tomotada> Oltre che per l'Africa, potrei avere un paio di> bidoni anche sul mio> terrazzo?No, sei nato nell'emisfero ricco del pianeta (cit.) pertanto è giusto tu paga per qualsiasi cosa, fino alla fine dei tuoi giorni.uccello_gigantevisto che li il sle non manca
impianti a solare termodinamico no?aaaaaaaarghRe: visto che li il sle non manca
Mmmm... sembra troppo semplice, non sono un tecnico del settore, ma credo di ricordare che nella fascia equatoriale i raggi del sole hanno un'incidenza particolare per cui gli impianti solari, così come sono oggi concepiti, abbiano un rendimento decisamente scarso rispetto a quelli che montiamo qui da noi... almeno così ci dicono...TindaroRe: visto che li il sle non manca
Già, ma sono sicuro che se vogliono possono fare le opportune modifiche per farli funzionare a dovere, ma l'interesse è quello di fornire, loro, energia non di renderli autonomi....Re: visto che li il sle non manca
- Scritto da: Tindaro> Mmmm... sembra troppo semplice, non sono un> tecnico del settore, ma credo di ricordare che> nella fascia equatoriale i raggi del sole hanno> un'incidenza particolare per cui gli impianti> solari, così come sono oggi concepiti, abbiano un> rendimento decisamente scarso rispetto a quelli> che montiamo qui da noi... almeno così ci> dicono...Eeeh? Al massimo li devi montare orizzontali invece che inclinati come da noi, il che è un vantaggio, oltre alla maggiore irradiazione.FunzRe: visto che li il sle non manca
- Scritto da: Tindaro> Mmmm... sembra troppo semplice, non sono un> tecnico del settore, ma credo di ricordare che> nella fascia equatoriale i raggi del sole hanno> un'incidenza particolare per cui gli impianti> solari, così come sono oggi concepiti, abbiano un> rendimento decisamente scarso rispetto a quelli> che montiamo qui da noi... almeno così ci> dicono...Nulla del genere. Al contrario non c'è alcuna controindicazione in questo senso. L'ipotesi di grandi impianti solari in Africa è proibitiva per il costo, in modo particolare della manutenzione. In Paesi come il Tchad è difficile anche soltanto raggiungere molte località durante la stagione umida. La soluzione indicata nell'articolo, nel caso in cui venissero confermati costi bassi, potrebbe davvero costituire un passo avanti per i numerosi piccoli villaggi. E se questo potrà semplificare le comunicazioni, tanto di guadagnato.www.aleksfalcone.orgRe: visto che li il sle non manca
- Scritto da: aaaaaaaargh> impianti a solare termodinamico no?o raga ma oramai nel solare ci crede più sto tizio qui e basta...lo vogliamo capire che non è la soluzione??che nel 90% dei casi l' energia che serve per creare silicio puro al 99% (quello dei pannelli solari) non è ridata dal pannello in tutta la sua vita???senza contare che la quantità di energia prodotta è insignificante...anche la germania e australia che hanno puntato molto sul solare ora cercano altri sistemi...ci sarà un motivo?anonimoRe: visto che li il sle non manca
Prima di tutto il solare termodinamico non usa il silicio ma degli specchi che concentrano i raggi solari portando il corpo colpito dai raggi a temperature adatte a creare vapore per le turbine e nei posto dove c'è spazio è meglio perché riesce a funzionare anche di notte con il calore accumulato di giorno.Comunque il costo energetico di un pannello fotovoltaico tendendo conto dell'estrazione del silicio e della produzione viene coperto dal pannello al massimo in 6-7 anni (4-7 silicio policristallino e monocristallino e 2-3 anni per il silicio amorfo).Che poi economicamente parlando senza incentivi la produzione tramite pannelli fotovoltaici non sia competitiva è purtroppo vero ma dal punto di vista energetico un pannello in silicio amorfo lungo la sua vita produce circa 10-12 volte l'energia usata per costruirlo.devid2gRe: visto che li il sle non manca
Probabilmente e' una questione di costi.-Mc-Notebook a letame
Se il sistema funziona e si può integrare in un portatile, finalmente da quando ho Vista potrò fare quello che ho sempre desiderato fare al pc, per la gioia dei batteri.no namePozzi neri
Finalmente potremo far telefonare anche ai nanetti che frequentano i giardini provvisti di pozzi neri, che così non si potranno più lamentare del cattivo odore. Gaudium magnum e festa grande.SilvanLED!
"....avere quattro o cinque ore di illuminazione a LED per la sera"scusate...vi sembra poco questo?io sono stato in kenya con una ONG e vi assicuro che nella campagna c'é un buio pesto!a parte i PC, ci sono anche tante altre cosette che funzionano a corrente!sbaragnausRe: LED!
- Scritto da: sbaragnaus> "....avere quattro o cinque ore di illuminazione> a LED per la sera"> > scusate...vi sembra poco questo?> io sono stato in kenya con una ONG e vi assicuro> che nella campagna c'é un buio pesto!> a parte i PC, ci sono anche tante altre cosette> che funzionano a corrente!Non ci sono stato di persona, ma ho collaborato con volontari dall'Italia per un progetto realizzato in Tchad. Ciò che ho potuto capire dai resoconti è in linea con quello che scrivi. Basta pensare alla differenza tra un ambulatorio medico con l'elettricità ed uno che ne è privo per comprendere l'importanza di qualche watt.www.aleksfalcone.orgPROTONI?!?!
Trattandosi di una pila forse sarebbe meglio parlare di IONI e ANIONI - Fino a spostare elettroni ci puo' stare, ma NON I PROTONI !!! I PROTONI sono particelle che stanno nel nucleo degli atomi, e nelle reazioni chimiche le particelle del nucleo non vengono toccate...E' una pila NON UN REATTORE NUCLEARE !!! Questo errore e' ridicolo, correggetelo!!!!Di MERe: PROTONI?!?!
Una volta si parlava di ioni H+ invece del più corretto H3O+ anche nei testi di chimica... da cui "membrane a scambio protonico" e simili. In effetti è scorretto, ma se ne parli con un neanche-tanto-vecchio chimico ti dirà che è abitudine...Camillo VidaniGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 4 set 2008Ti potrebbe interessare