Un mini-drone spia per i soldati americani

Un mini-drone spia per i soldati americani

Si chiama Black Hornet Personal Reconnaissance Systems ed è un piccolo drone prodotto dall'azienda FLIR, destinato ai soldati dell'esercito USA.
Un mini-drone spia per i soldati americani
Si chiama Black Hornet Personal Reconnaissance Systems ed è un piccolo drone prodotto dall'azienda FLIR, destinato ai soldati dell'esercito USA.

Con meno di 17 cm in lunghezza e con un peso che si attesta a soli 33 grammi, Black Hornet PRS (Personal Reconnaissance Systems) non è certo un drone come tutti gli altri. È destinato anzitutto a un impiego in contesto bellico, come supporto alle operazioni di ricognizione, aiutando i soldati a comprendere cosa accade nelle vicinanze della propria posizione senza esporli in modo diretto ad alcun pericolo.

Black Hornet PRS, il mini-drone di FLIR

La progettazione e la fase di produzione sono curate da FLIR Systems, azienda fondata nel 1978 con sede nell’Oregon. L’esercito degli Stati Uniti ha scelto queste piccole unità in grado di spostarsi in modo del tutto silenzioso coprendo una distanza pari a circa 2 Km e volando fino a 25 minuti consecutivamente prima di esaurire la carica della batteria interna. Le condizioni meteo avverse non sono una preoccupazione: è garantita la resistenza a temperature che vanno da -10° C a 43° C così come a venti che soffiano fino a 20 nodi.

Black Hornet PRS

Sono inoltre presenti le componenti necessarie per acquisire immagini in alta definizione ed eventualmente per trasmettere in tempo reale un flusso video di quanto osservato, potendo contare su un sistema di tipo AES-256 per la crittografia, in modo da garantire il massimo livello possibile di sicurezza nella comunicazione. Per la fornitura dei mini-droni il governo USA ha staccato un assegno da 39,6 milioni di dollari.

Non è dato a sapere quanti droni Black Hornet PRS saranno forniti ai soldati USA, a fronte dell’investimento, ma le prime 60 unità acquistate nel maggio dello scorso anno erano costate 2,6 milioni di dollari: da una semplice equazione possiamo stimare siano oltre 900.

L’iniziativa si inserisce nel solco tracciato con il programma Soldier Borne Sensor, messo in campo dagli Stati Uniti al fine di rafforzare l’impiego di UAV (velivoli a pilotaggio remoto o automatico) per operazioni di sorveglianza o monitoraggio. Torneranno utili non solo nei contesti bellici, ma anche per gli interventi nelle situazioni di emergenza come già avvenuto lo scorso anno quando l’uragano Florence colpì la costa orientale del paese.

Fonte: FLIR Systems
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Pubblicato il
11 feb 2019
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