Un rivelatore di radiazioni, inizialmente concepito per proteggere i satelliti artificiali, ha appena trovato un nuovo impiego : può funzionare come strumento di misurazione delle radiazioni somministrate nella cura di pazienti affetti da cancro.
Responsabile della nuova declinazione del dispositivo è il Tyndall National Institute irlandese, che lo ha tra l’altro reso impiantabile chirurgicamente . La sua presenza nel corpo permette, per la prima volta, di misurare la portata dei trattamenti a cui il paziente si sottopone.
Creato inizialmente dall’ ESA e ribattezzato ora DVS (Dose Verification System), il rivelatore aveva prospettive di vendita molto limitate: pochi i clienti del mercato aerospaziale. Tyndall ha così deciso di ridisegnarne il chip, ridurne le dimensioni e tagliarne i costi per riproporlo in diversi segmenti di mercato.
Brendan O ‘Neill, responsabile dell’unità produttiva centrale di Tyndall, ha informato che DVS sta iniziando ad essere introdotto con successo. Sicel Technologies lo ha impiegato per verifiche terapeutiche nelle patologie di tumore al seno e alla prostata. Il DVS è stato già promosso a pieni voti dalla Food and Drug Administration ( FDA ) americana.
Marco Valerio Principato
-
Geniale!
Da consigliare a tutti gli amici artisti/pittori/fotografi/etc... :)Joliet JakeChi vuole davvero bene all'arte
sottoscriverà sicuramente!!!ecco come distinguere le Spears dagli artistixDkattle87Meglio donarle ai figli e parenti
Qualsiasi persona credo che le sue opere le donerebbe ai figli e parenti, praticamente TUTTI lo farebbero.Poi, siccome ci interessa il free, allora "vorremmo" che altri donassero le loro opere a tutti noi...facile la vita!Tutto :D è dovuto...TestRe: Meglio donarle ai figli e parenti
Condivido, inoltre per molti le proprie opere assumo un valore diverso dopo la morte e gli eredi hanno in questo modo un risarcimento futuro delle difficoltà patite prima che l'artista si affermasse.Per il software gratuito il problema non si pone in quanto il compenso lo hanno predeterminato in vita gli autori, ed esso non cambia dopo la morte.Ciò che non condivido è che possa durare così a lungo come oggi.LucaRe: Meglio donarle ai figli e parenti
La durata legale di un brevetto è pari a 15/20 anni dalla data del suo deposito e poi diventa patrimonio di tutta l'umanità sia che l'ideatore sia morto che ancora in vita. Magari è un invenzione che fa compiere significativi balzi in avanti al progresso di tutti ma non conta: 20 anni e stop.Qui stiamo ancora a discutere di 70 ANNI DOPO LA MORTE per i diritti di sfruttamento di una miserabile canzonetta.Secondo me dopo un anno tutte le canzoni e i film dovrebbero essere di distribuzione libera. 5 per i libri. Chi dice il contrario nn si rende conto, evidentemente, cosa significa vivere in un contesto sociale.starkRe: Meglio donarle ai figli e parenti
- Scritto da: Luca> Condivido, inoltre per molti le proprie opere> assumo un valore diverso dopo la morte e gli> eredi hanno in questo modo un risarcimento futuro> delle difficoltà patite prima che l'artista si> affermasse.Gli eredi vadano a lavorare se vogliono vivere!FunzRe: Meglio donarle ai figli e parenti
E se non lo fa, questi pagano un avvocato di quelli furbi che riesce pure ad invalidare il testamento per manifesta incapacità psicologicaOvertureRe: Meglio donarle ai figli e parenti
Non è giusto donarle ai figli, loro possono eriditare il patrimonio ma i diritti secondo me no.Altrimenti io pretendo di donare il mio posto di lavoro a mio figlio, così può rifarsi di quando ero discoccupato!PentawaRe: Meglio donarle ai figli e parenti
Condivido l'idea della donazione del patrimonio, non dei diritti. Perché gli eredi non si fanno le loro di opere?E poi sarebbe ora di smettere di chiamarli diritti: son troppo storti per chiamarsi diritti. :Py.yayoRe: Meglio donarle ai figli e parenti
- Scritto da: Pentawa> Non è giusto donarle ai figli loro possono> eriditare il patrimonio ma i diritti secondo me> no.Non dici perche' pero'.> Altrimenti io pretendo di donare il mio posto di> lavoro a mio figlio, così può rifarsi di quando> ero discoccupato!Be allora con lo stesso criterio - cioe' il nulla assoluto dato che non hai indicato un criterio per cui diritti patrimoniali si e intellettuali no - non gli lasciare nemmeno il patrimonio.Come puoi pretendere che tuo figlio si rivalga di quando lavoravi? E' abominevole e assurdo!LoteraRe: Meglio donarle ai figli e parenti
beh il criterio è presto detto, se il padre era un grande artista non è affatto detto che i figli lo siano.Se escludiamo la parentela è come se una persona potesse guadagnare con le idee di un altro.PentawaRe: Meglio donarle ai figli e parenti
- Scritto da: Test> Qualsiasi persona credo che le sue opere le> donerebbe ai figli e parenti, praticamente TUTTI> lo> farebbero.Peccato che non possano farlo perche le loro opere appartengono nella maggior parte dei casi alle aziende che li impiegavano al momento della loro creazione. I poveri mortali possono solo sperare (con uno stipendio di 1000-2000 euro mensili) di lasciare ai propri figli, la casa e pochi debiti da pagare...> Poi, siccome ci interessa il free, allora> "vorremmo" che altri donassero le loro opere a> tutti noi...facile la> vita!> Tutto :D è dovuto...Ogni opera di ogni artista attinge dal patrimonio culturale comune, ed ad esso dovrebbe tornare con la morte dell'autore (I "performers", i distributori ed i produttori non sono autori e non possono detenere diritti "d'autore")Saluti-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 28 febbraio 2008 09.10-----------------------------------------------------------CMOTDibblerRe: Meglio donarle ai figli e parenti
Ci sono 2 fratelli gemelli tutti e due sono delle persone con grandi capacità il primo sceglie di fare l'imprenditore, il secondo l'artista. Entrambi studiano, attingo dal "sapere comune" per migliorarsi e creare nuove idee. Dopo gli studi entrambi creano due aziende una produce avanzati oggetti dal desing e dalle soluzioni eccezionali frutto del lavoro e della fantasia, delle capacità gestionali del primo gemello, il secondo crea un'azienda come appoggio alla creazione di opere d'arte che hanno tanto successo. Per anni i due gemelli con il sacrificio delle rispettive famiglie raccolgo i frutti del loro lavoro che sono eccezionali alla fine il patrimonio "raccolto" (ma cosa comprende il patrimonio?) si equivale, un giorno i due fratelli muoio in un incidente entrambi... chi degli eredi sarà meno infelice (dal punto economico) della dipartita dei cari?GiupyRe: Meglio donarle ai figli e parenti
Scusa mo non afferro il senso della cosa, qui si parla di diritti d'autore non di aziende. In ogni caso gli eredi non dovrebbero essere comunque felici della dipartita dei due poveri gemelli.CMOTDibblerAbolire i diritti dopo la morte
I dirtti di autore dovrebbero cessare dopo la morte dello stesso, il fatto che durino fino 70 anni è pura speculazione dell'industria.Nessuno dei nostri figli eredita il nostro posto di lavoro che è la nostra fonte di reddito, devono studiare e crearsene uno, al massimo ereditano un'attività che però se non hanno studiato va a farsi friggere in poco tempo.Allo stesso modo i figli degli autori non posso guadagnare con le opere del padre, solo l'autore ne ha pieno diritto per cui i guadagni dovrebbero cessare alla morte dell'autore stesso.PentawaRe: Abolire i diritti dopo la morte
- Scritto da: Pentawa> I dirtti di autore dovrebbero cessare dopo la> morte dello stesso, il fatto che durino fino 70> anni è pura speculazione> dell'industria.Mo. L'idea era di un gruppetto di "pazzi" tra cui un certo sig. Verdi Giuseppe.Il fatto e' che fino all'avvento dei grandi compositori romantici la maggior parte dei musicisti ha sempre sofferto la FAME, in senso letterale.E se pure il musico in questione aveva un po' di fortuna, questa svaniva all'istante con la sua morte. > Nessuno dei nostri figli eredita il nostro posto> di lavoro che è la nostra fonte di reddito,> devono studiare e crearsene uno, al massimo> ereditano un'attività che però se non hanno> studiato va a farsi friggere in poco> tempo.Adesso e' cosi', ma ai tempi di Verdi (e prima) pensioni e ammortizzatori sociali erano pura utopia.D'altro canto se (sgrat sgrat) mio padre e mia madre dovessero morire erediterei la loro casa, i soldi sul conto e tutti gli annessi e i connessi. > Allo stesso modo i figli degli autori non posso> guadagnare con le opere del padre, solo l'autore> ne ha pieno diritto per cui i guadagni dovrebbero> cessare alla morte dell'autore> stesso.Opinabile, piacerebbe anche a me questa cosa, ma credo che sia una posizione eccessivamente restrittiva nei confronti degli autori.La cosa migliore sarebbe che, salvo diversa decisione dell'autore ogni opera debba essere considerata di pubblico dominio... ma sarebbe complicato.20-25 anni dalla morte dell'autore o 100 anni dalla data di prima pubblicazione sarebbero piu' ragionevoli. Resta il fatto che la durata va ridotta: cosi' come e' adesso un'opera rende di piu' agli eredi (o meglio all'editore che ha "ereditato" i diritti) che all'autore stesso.SalutiGTGuybrushRe: Abolire i diritti dopo la morte
- Scritto da: Guybrush> Mo. L'idea era di un gruppetto di "pazzi" tra cui> un certo sig. Verdi> Giuseppe.> > Il fatto e' che fino all'avvento dei grandi> compositori romantici la maggior parte dei> musicisti ha sempre sofferto la FAME, in senso> letterale.> E se pure il musico in questione aveva un po' di> fortuna, questa svaniva all'istante con la sua> morte.> Adesso e' cosi', ma ai tempi di Verdi (e prima)> pensioni e ammortizzatori sociali erano pura> utopia.Buono , ma mi sembra anche che parecchi artisti abbian fatto una brutta fine, economicamente parlando, anche a causa dei loro eccessi.E come affermi la situazione ora e' cambiata.> D'altro canto se (sgrat sgrat) mio padre e mia> madre dovessero morire erediterei la loro casa, i> soldi sul conto e tutti gli annessi e i connessi.> Questo vale anche per l'artista, se e' capace e riesce ad accumulare danaro, lo puo lasciare in eredita'ai figli altrimenti come chiunque altro...> Opinabile, piacerebbe anche a me questa cosa, ma> credo che sia una posizione eccessivamente> restrittiva nei confronti degli> autori. Ed il povero Impiegato/Operaio invece, per lui non e' restrittivo, il poverino no e' un genio creativo e quindi...I diritti di un opera dovrebbero come previsto dalla dichiarazione dei diritti umani appartenere solo ed esclusivamente all'autore e quindi morire con lui.Si potrebbe distinguere il caso di un opuro utilizzo commerciale da casi di rielaborazione o distribuzione/fruizione gratuita dell'opera, ma solo per un breve periodo di tempo che non superi di 18-20 anni la data della morte dell'autore.Saluti.CMOTDibblerRe: Abolire i diritti dopo la morte
- Scritto da: Guybrush> 20-25 anni dalla morte dell'autore o 100 anni> dalla data di prima pubblicazione sarebbero piu'> ragionevoli. Resta il fatto che la durata va> ridotta: cosi' come e' adesso un'opera rende di> piu' agli eredi (o meglio all'editore che ha> "ereditato" i diritti) che all'autore> stesso.Io penso che sarebbe più equo per la società:diritti validi per 10-15 anni dalla prima pubblicazione (come è o dovrebbe essere per i brevetti). In ogni caso scadono dopo 1 anno da quando l'opera non è più in catalogo.Dopo: pubblico dominio, il che non comporta che uno non possa più sfruttare commercialmente un'opera. Solo, che lo possono fare tutti.Sarebbe anche ora che gli artisti non si lasciassero più espropriare totalmente dei loro diritti da parte degli editori.FunzGiusto: regaliamo le Fabbriche!
Ave.Articolo talmente sensato quanto dire:"Quando muori, regala la Fabbrica con tutti gli operai (che ci hai messo una vita di sacrifici a tirare sù), tanto sei morto....e chi se ne frega!"A presto.NilokNilokRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
- Scritto da: Nilok> Ave.> > Articolo talmente sensato quanto dire:> > "Quando muori, regala la Fabbrica con tutti gli> operai (che ci hai messo una vita di sacrifici a> tirare sù), tanto sei morto....e chi se ne> frega!"> > A presto.> NilokC'è una bella differenza tra ereditare un diritto ed ereditare un bene materiale.Altrimenti anche la monarchia che veniva trasferita secondo principi di ereditarietà dovrebbe essere ancora vigente.jfsdddRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
Che differenza ci sarebbe, di grazia?NilokRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
- Scritto da: Nilok> Che differenza ci sarebbe, di grazia?Ciao Nilok, ti ricordi di me? Ti ho gia risposto qui.nella discussione "Non bisogna violare un Diritto Umano".http://punto-informatico.it/b.aspx?i=2190990&m=2192119#p2192119Ti saluto di nuovo, e' sempre un piacere/brivido leggere i tuoi post.CMOTDibblerCMOTDibblerRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
- Scritto da: Nilok> Che differenza ci sarebbe, di grazia?che il bene materiale glielo passa il babbo o il nonno. E lui lo vuole. Assolutamente.Il bene immateriale non sa neanche cosa sia xchè non ha mai provato a costruirne uno, quindi tanto meno ne conosce i sacrifici che richiedenome e cognome donatiRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
- Scritto da: Nilok> Che differenza ci sarebbe, di grazia?che se i diritti d'autore durassero per sempre .....ci sarebbe una dinastia che ha più soldi di Bill Gates e delle sette sorelle messe insieme ...i successori di quello che ha inventato la ruota ..non parliamo poi dei successori di quelli che hanno inventato il fuoco ..anonimo bastardoRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
> "Quando muori, regala la Fabbrica con tutti gli> operai (che ci hai messo una vita di sacrifici a> tirare sù), tanto sei morto....e chi se ne> frega!"Non sarebbe male, come cosa.ChazerRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
Sì, povero imprenditore onesto e ligio al dovere...E' meglio se quando muore se la porta direttamente nel paradiso dei ricchi la sua preziosa fabbrica.(Probabilmente, gli operai lo seguiranno entro breve in ogni caso, ma finendo nel "paradiso" dei poveri dove si resta bamboccioni per l'eternità)nistaRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
GRANDE...GRANDE....GRANDE....piccolo sciocco !- Scritto da: Nilok> Ave.> > Articolo talmente sensato quanto dire:> > "Quando muori, regala la Fabbrica con tutti gli> operai (che ci hai messo una vita di sacrifici a> tirare sù), tanto sei morto....e chi se ne> frega!"> > A presto.> NilokIl PROFETARe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
cosa di "proprieta intellettuale" non è chiaro? per caso stai aspettando che il tuo babbo muoia e che ti lasci in eredita la fabrichetta? no sai leggendo il tuo post mi viene sto dubbio.freeeakRe: Giusto: regaliamo le Fabbriche!
Già...è meglio che ti fai venire tutti i dubbi del mondo...Nilokdonare
Giustoantoni prodiLa morte della proprietà intellettuale
Prima dogni cosa si lotta per sopravvivere ed in molti non conoscono altro, poi si vive e ce ne freghiamo di tutto il resto, in fine, quando si spegne anche l'ultima possibile eredità, ci consigliano di donarla, insomma deve essere fregato sempre anche dopo.Esiste sempre una soluzione e il suo contrario, il problema è che la cultura quando arriva allestremità, (sempre più vicino all'ideale che non esiste), ci porta ad una sola soluzione, questa diventa dittatura, quindi sbagliata per tutti quelli che sono ignoranti. Purtroppo io sono ignorante, e credo, che l'unico dittatore che riuscirà a fare le cose giuste per tutti è DIO. In Terra ognuno si sente la stessa cosa nel suo piccolo (d'io), ma solo perché DIO ci ha dato anche questa facoltà, di scegliere.L'uomo se riuscisse a creare una macchina perfetta e riproducibile da sola, non darebbe mai la facoltà di scelta assoluta, inserirebbe sempre un interruttore d'accensione o spegnimento per distruggere la sua proprietà intellettuale. Ad eccezione dei momenti di sperimentazione, lunico istante al quale lo scienziato prega che funzioni tutto, e immediatamente dopo ferma lo sperimento.Lesempio lho citato per la prima volta a mia figlia Chiara di 12 anni per rispondere ad una domanda di religione su dei temi affrontati a scuola, mia figlia si è sentita illuminata da una conoscenza insolita ed io mi sono meravigliato di me stesso, ma distruggere anche queste piccole attenzioni, è molto semplice, basta parlare con chi si permette d'ignorare anche di esistere, ho scritto un libro che sintitola: È vero che è vero, ma è vero pure che è vero. Non ci crederete! Non sono riuscito a pubblicare da ormai 9 anni. Io dovrei distruggere dei diritti acquisiti che ora non vuole nessuno?M. VERDESIRe: La morte della proprietà intellettuale
> [SNIP]> Non sono riuscito a pubblicare da> ormai 9 anni.Ah, ecco la spiegazione del piagnisteo :DChazerRe: La morte della proprietà intellettuale
Il titolo non mi sembra allettante... pero', se vuoi, puoi pubblicare con Lulu: http://www.lulu.com .La pubblicazione e' sicura e gratuita, ma all'impaginazione ci devi pensare tu, caricando un file PDF a sistema (i dettagli li troverai sul sito). E devi pensare anche alla pubblicizzazione.Se non ti interessa, come non detto.Saluti,MikeloP.S. non sono un dipendente Lulu, ma un semplice fruitore e NON mi assumo alcuna responsabilita' di alcun genere.MikeloRe: La morte della proprietà intellettuale
Invece di scrivere stupidaggini almeno pensate di pi¨´ a leggerle, se non altro evitate di scriverle, anche se dette ugualmente, io piango? Di te potrei dire qualunque cosa adesso, ma sicuro disaperti trattenere...grazie del www.lulu.com far¨¤ una nuotata.anche www.qui-sito.it non ¨¨ malequesti titoli invece possono essere migliori:I sensi nei dissensi sessiIl rispetto va conquistato dandoloIl piacere di manifestare un dissenso non si pu¨° negare a nessuno. Una verit¨¤ di cui nessuno sembra voglia fare a meno ¨¨ quella che tutti credono di pretendere. Essere prevaricati dalla noia ¨¨ pi¨´ facile che conquistare la gloria. La civilt¨¤ ¨¨ imparentata all¡¯educazione come questa ¨¨ figlia di una sola cultura, perci¨° l¡¯ignoranza non si riconosce legittima.In realt¨¤, quanto pi¨´ potere si vuole, tanto pi¨´ rispetto si deve.Beati i nulli che non sono mai sommati, poveri gli uni che invece sommati agli altri sempre sono. Tutto ¡Æ = Zero. Chi mangia velocemente la fa lentamente, ma chi mangia lentamente la fa velocemente.La differenza tra un individuo saggio e uno che non lo ¨¨, uno ha e l¡¯altro rammenta quello che aveva.Essere felici ci aiuta a vivere! Sembra che questo sia sacro, anche rispettare per essere altrettanto non ¨¨ profano.ecc.Mario VerdesiRe: La morte della proprietà intellettuale
Fanno cagare, tutti.Non guaire, un revisore di bozze avrebbe preso dei soldi per dirtelo.Ormai ho ScrittoRe: La morte della proprietà intellettuale
- Scritto da: M. VERDESI> Prima dogni cosa si lotta per sopravvivere ed in> molti non conoscono altro, poi si vive e ce ne> freghiamo di tutto il resto, in fine, quando si> spegne anche l'ultima possibile eredità, ci> consigliano di donarla, insomma deve essere> fregato sempre anche> dopo.> > Esiste sempre una soluzione e il suo contrario,> il problema è che la cultura quando arriva> allestremità, (sempre più vicino all'ideale che> non esiste), ci porta ad una sola soluzione,> questa diventa dittatura, quindi sbagliata per> tutti quelli che sono ignoranti. Purtroppo io> sono ignorante, e credo, che l'unico dittatore> che riuscirà a fare le cose giuste per tutti è> DIO. In Terra ognuno si sente la stessa cosa nel> suo piccolo (d'io), ma solo perché DIO ci ha dato> anche questa facoltà, di> scegliere.> > L'uomo se riuscisse a creare una macchina> perfetta e riproducibile da sola, non darebbe mai> la facoltà di scelta assoluta, inserirebbe sempre> un interruttore d'accensione o spegnimento per> distruggere la sua proprietà intellettuale. Ad> eccezione dei momenti di sperimentazione, lunico> istante al quale lo scienziato prega che funzioni> tutto, e immediatamente dopo ferma lo> sperimento.> > Lesempio lho citato per la prima volta a mia> figlia Chiara di 12 anni per rispondere ad una> domanda di religione su dei temi affrontati a> scuola, mia figlia si è sentita illuminata da una> conoscenza insolita ed io mi sono meravigliato di> me stesso, ma distruggere anche queste piccole> attenzioni, è molto semplice, basta parlare con> chi si permette d'ignorare anche di esistere, ho> scritto un libro che sintitola: È vero che è> vero, ma è vero pure che è vero. Non ci> crederete! Non sono riuscito a pubblicare da> ormai 9 anni. Io dovrei distruggere dei diritti> acquisiti che ora non vuole> nessuno?Non si capisce una sega di quello che scrivi e sei scrittore?? :(((picchio duroRe: La morte della proprietà intellettuale
Se lui non è scrittore, allora permettimi, tu sei professore......IL FALCO95 anni prima del 2018
Nel 2018, stante così la legge, Mickey Mouse diventerà di pubblico dominio.E questo è inaccettabile.Come lo è stato quando il "diritto" fu allungato da 48 a 70 anni...Entro un paio d'anni la durata del cosiddetto diritto sarà portata a 95 anni.E diventerà infinita di lì a poco.Mai nella Storia dell'Uomo è stato permesso alla Legge di tutelare i deboli a danno dei forti.;-)Homo ScribensRe: 95 anni prima del 2018
Ed è giusto che sia così!!! :DMikelo P.S. per chi non l'avesse notato, sono ironicoMikeloDonare a tutti e non ad una persona sola
E' un punto di vista molto parziale quello secondo il quale è giusto che i figli di un artista debbano guadagnare a sbaffo senza aver fatto niente in nome del grande genitore... ed il tutto a spese del resto del mondo.Perchè nelle aziende mancano i soldi per pagare adeguatamente i dipendenti? I soldi mancano perché vengono spesi per pagare altri stipendi improduttivi e sopratutto fuori scala.La lotta ai parassiti è sacrosanta. Comunque nell'articolo non è neppure questo che si stava discutendo. Era solo la libera scelta di una persona di donare qualcosa non ad una singola persona ma a tutti.Penso che sia il più utile dei regali.Un regalo che non va a vantaggio di qualcuno ma di tutti.zandor.itnooooo
quando muoiodanilo doddisGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 feb 2008Ti potrebbe interessare