MIT, realtà virtuale da toccare

MIT, realtà virtuale da toccare

Attraverso l'analisi delle vibrazioni prodotte dagli oggetti reali, il modello sviluppato dai ricercatori permette di far interagire gli elementi virtuali con l'ambiente, con la possibilità di manipolarli come nella realtà
Attraverso l'analisi delle vibrazioni prodotte dagli oggetti reali, il modello sviluppato dai ricercatori permette di far interagire gli elementi virtuali con l'ambiente, con la possibilità di manipolarli come nella realtà

Uno degli attuali grandi limiti della realtà aumentata è l’assenza di interazione tra elementi aggiunti (virtuali) e sfondo reale. Per questo motivo, giochi come Pokémon Go offrono un’esperienza che può essere anche molto divertente, ma poco convincente.
I ricercatori del laboratorio CSAIL del MIT hanno però escogitato un sistema intelligente per permettere ad un personaggio virtuale di interagire con gli elementi contenuti all’interno di un video. Si tratta di una tecnica, denominata Interactive Dynamic Video attraverso cui gli spettatori possono “toccare” gli oggetti del video e manipolarli per ottenere effetti simili a ciò che ci si aspetterebbe se si stesse toccando l’oggetto nel mondo reale.

In sostanza, grazie all’impiego di questa tecnica, guardando un video di YouTube in cui una persona suona uno strumento musicale, sarebbe teoricamente possibile usare il mouse per strimpellare sulle corde di una chitarra, per premere i tasti del pianoforte o ancora per percuotere le casse o i piatti di una batteria, vendendoli produrre i suoni esattamente come avverrebbe nella vita reale.

Per ottenere questo risultato, il modello sviluppato dai ricercatori del CSAIL analizza le vibrazioni emesse da ciascun oggetto, catturate con l’uso di tradizionali macchine di ripresa video. I filmati sono analizzati da algoritmi sviluppati dal gruppo di ricerca. Attraverso l’ analisi delle vibrazioni prodotte in appena cinque secondi di video, per un determinato oggetto, è possibile ricavare modelli di previsione realistici capaci di anticipare le reazioni dell’oggetto ad altri movimenti o forze che agiscono su di esso.


Per realizzare questo tipo di interazione , nel contesto di videogiochi ed altri media, è necessario prevedere la costruzione di un modello virtuale, processo manuale che richiede tempo e che può essere molto oneroso. La tecnologia sviluppata dal MIT potrebbe rendere più semplice fondere video del mondo reale con le creazioni di computer grafica .
Potrebbe anche essere usato per cavalcare l’onda di interesse intorno alla realtà aumentata, riducendo notevolmente i costi di sviluppo per la realizzazione di numerose esperienze interattive VR, che potrebbero a loro favorire un nuovo ciclo di interessi sugli sviluppi del metodo. Il progetto CSAIL potrebbe infatti permette la creazione di video VR che permettano un’interazione più coinvolgente.

Thomas Zaffino

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Pubblicato il
5 ago 2016
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