In attesa che il grafene mantenga tutte le promesse che sono valse un Nobel agli scienziati che lo hanno scoperto, i ricercatori sono al lavoro per ideare materiali in grado di mostrare le stesse caratteristiche ma senza i difetti che ne fanno un pessimo candidato per l’elettronica a base di transistor e circuiti integrati. Il grafene è infatti incredibilmente resistente e un eccellente conduttore di elettricità, mentre non è in grado di mostrare proprietà isolanti necessarie all’adozione del materiale nei dispositivi elettronici. All’Università di Stanford hanno quindi deciso di identificare possibili concorrenti del grafene dotati di questa essenziale qualità.
La soluzione sin qui identificata dai ricercatori americani è composta da un “sandwich” di due strati di tellurio con al centro uno strato di molibdeno, un mix che da vita a un composto cristallino capace di funzionare sia da conduttore che da isolante.
Dallo spessore atomico del grafene si passa ai tre atomi del mix tellurio-molibdeno-tellurio, in compenso si guadagna la possibilità di “accendere” o “spegnere” la conduttività del materiale con la stessa facilità – dicono i ricercatori – con cui si accende o spegne la luce premendo un interruttore.
Il nuovo materiale tri-atomico è al momento solo una simulazione al computer senza prove sperimentali, nondimeno i suoi ideatori preconizzano lo sviluppo di componenti elettronici finalmente in grado di integrarsi con ogni genere di oggetto quotidiano – a cominciare dai vestiti – e una corsa, all’interno della comunità scientifica, verso i migliori candidati a soffiare al grafene la nomea di “materiale delle meraviglie”.
Alfonso Maruccia