Moriremo tutti di skins?

Moriremo tutti di skins?

Gli spogliarellisti di Virtual Guy sono, perfino loro, sostituibili a piacimento e non mi meraviglierei se nel periodo natalizio lo strip a fondo schermo vedesse come protagonista un avvenente Babbo Natale
Gli spogliarellisti di Virtual Guy sono, perfino loro, sostituibili a piacimento e non mi meraviglierei se nel periodo natalizio lo strip a fondo schermo vedesse come protagonista un avvenente Babbo Natale


Roma – Potrà sembrare una questione marginale. E sicuramente lo è. Però non riesco a non considerarla come un piccolo segno della decadenza di Internet.

Parlo del sempre più travolgente successo delle skins vale a dire quegli add-on scaricabili in rete che permettono di modificare l’aspetto estetico dei software che quotidiananmente utilizziamo. Se date una occhiata in giro vi accorgerete che il loro successo è planetario: un gran numero fra i programmi di ultima generazione (ICQ, WinAMP, IMesh,WMP, SONIQUE etc) ne prevede l’utilizzo. Perfino l’ultima versione di Netscape Navigator consente la personalizazione del layout attraverso l’utilizzo di skins. Stessa cosa è possibile fare su Internet Explorer mediante l’utilizzo di Neoplanet.

Potremo surfare sul web nel periodo natalizio con le finestre del nostro PC addobbate con alberi di natale e luminarie varie; o dichiarare la nostra passione per film di culto quali X-Files o The Matrix importando skins che ne ricordino la grafica e l’atmosfera. Se poi il vostro ideale di donna è Pamela Anderson sarà possibile forse importarla nel browser affinchè le sue forme siliconate facciano capolino dalle finestre di navigazione. Tutto qui.

Contestare questa innocua tendenza è inutile. Gli utenti di Internet amano le skin esattamente come fino a poco tempo fa adoravano gli sfondi del desktop o gli screen saver. I più integralisti in questo senso possono già da qualche tempo rivoluzionare perfino le finestre di Windows attraverso un software di “skinning” chiamato WindowBlinds. Una tragedia per chi è attrezzato con CPU proprio non velocissime. E probabilmente non ci vorrà molto prima che Microsoft stessa renda editabile l’aspetto grafico delle finestre di Windows esattamente come ha fatto nell’ultima versione del suo Media player appena distribuita.

Migliaia di persone ogni giorno navigano dentro siti quali www.skinz.org alla ricerca di una “pelle” definitiva per Winamp (da scaricare fra il migliaio disponibili) per poi stancarsene nel giro di poche ore. Gli esteti che si sentivano fino a qualche tempo fa appagati dal settare lo sfondo della propria “scrivania” con una foto della Torre Eiffel sono ormai archeologia. Oggi è molto più “in” utilizzare Virtual Girl (o Virtual Guy) programmi che girano in background e consentono di vedersi comparire sulla taskbar di Windows scatenati spogliarellisti/e che cercano di richiamare la nostra attenzione.

Le spogliarelliste e gli spogliarellisti di Virtual Girl/Guy sono, perfino loro, sostituibili a piacimento e davvero non mi meraviglierei se nel periodo natalizio lo strip a fondo schermo vedesse come protagonista un/una avvenente Babbo Natale.

Sono i nostri tempi. Ci tocca tenerceli.

Alberigo Massucci

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Pubblicato il
8 set 2000
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