Mormoni contro il pornoweb

Mormoni contro il pornoweb

Chiamano in causa direttamente ICANN, affinché la censura completa e senza appello dei contenuti di rete indecorosi sia finalmente una pratica applicabile al mondo intero
Chiamano in causa direttamente ICANN, affinché la censura completa e senza appello dei contenuti di rete indecorosi sia finalmente una pratica applicabile al mondo intero

CP80.org , la lobby degli attivisti anti-pornografia-in-rete che da tempo chiede a gran voce il confinamento degli affari intimi su Internet su una porta differente da quella standard per il traffico web (la porta 80, appunto), torna a proiettare la propria ombra sulla rete . Questa volta lo fa indirettamente, ma con l’apparente sostegno di una comunità religiosa che di giorno persegue i comportamenti costumati e di notte… visita i siti porno.

Dopo il tentativo di influenzare il Congresso statunitense , la proposta moralizzatrice di Clean Port 80 e del suo primo crociato Ralph Yarro III (che quando non maledice il porno online fa il presidente di SCO) è arrivata direttamente sul tavolo di ICANN , la massima autorità mondiale in materia di policy di rete, nomi di dominio e più in generale “gestione” delle infrastrutture tecnologiche di Internet.

Cheryl Preston, principale consulente legale di CP80.org coinvolto anche in ICANN, ha avanzato presso quest’ultimo organismo di controllo la proposta di formare una “Cybersafety Constituency”, una costituente per la cyber-sicurezza che dovrebbe in teoria portare alla formulazione di politiche di controllo specifiche per i sistemi DNS, misure che dovrebbero fare “gli interessi delle famiglie, i bambini, i consumatori, le vittime del cyber-crimine, le religioni e le culture”.

In pratica, Preston ha presentato la proposta in dicembre, senza mai citare le idee radicali portate avanti da CP80.org o il nome della stessa organizzazione in cui il consulente è attivo, nondimeno l’organizzazione e la sua crociata anti-porno si sono fatte sentire con tutto il loro peso in questi giorni, a seguito della apertura di ICANN di una discussione pubblica su questa fantomatica costituente sulla cyber-sicurezza.

A quel punto la matrice originaria della proposta, che sembrerebbe identificarsi in CP80.org e nel primo crociato Ralph Yarro III in persona, è divenuta manifesta allorché hanno cominciato a fioccare le approvazioni da parte di persone chiamate a raccolta dallo stesso Yarro, con riferimenti espliciti e all’organizzazione, a una Internet pulita e al resto dell’armamentario della campagna lobbistica di CP80.org .

L’ultimo risvolto della vicenda è il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi, come riporta The Register , gli indirizzi fisici e i numeri di telefono lasciati da chi ha commentato senza trincerarsi dietro l’anonimato o qualche dato di fantasia puntano quasi tutti allo stato americano dello Utah, fortino della chiesa dei mormoni .

Incidentalmente, mentre i praticanti del culto della Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi dell’Ultimo Giorno (definizione ufficiale del mormonismo) spingono per una Internet “pulita”, uno studio recente citato da The Register parla dello Utah (“mormonico” al 58%) come del maggior consumatore di pornografia made-in-USA , con una media di 5,47 sottoscrizioni a servizi a tema per ogni migliaio di utenze broadband. Al netto del P2P, naturalmente.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 23 mar 2009
Link copiato negli appunti