Mozilla, il Web virtuale in stato di alpha

Mozilla, il Web virtuale in stato di alpha

La fondazione del Panda Rosso rilancia la sua iniziativa per un Web "virtuale", integrando le funzionalità VR all'interno delle versioni Nightly di Firefox. In tal modo gli aggiornamenti saranno più frequenti
La fondazione del Panda Rosso rilancia la sua iniziativa per un Web "virtuale", integrando le funzionalità VR all'interno delle versioni Nightly di Firefox. In tal modo gli aggiornamenti saranno più frequenti

Mozilla dimostra di credere alle qualità della propria iniziativa per il Web in realtà virtuale e decide di “promuovere” la nuova tecnologia nelle release “Nightly” del browser Firefox. Tutti beneficeranno del passaggio, sviluppatori in primis.

Il Web virtuale di Mozilla si chiama WebVR, ed è in sostanza costituito da una serie di API che erano sin qui accessibili solo con una versione sperimentale di Firefox. Quelle API sono ora sufficientemente mature da essere parte integrante della base di codice comune del browser FOSS, ha spiegato il CTO di Mozilla Andreas Gal.

Oltre al possesso di un caschetto Oculus Rift o gadget mobile pensato per un’esperienza immersiva, l’utilizzo di WebVR con una versione Nightly recente di Firefox necessita dell’installazione di un componente aggiuntivo (WebVR Oculus Rift Enabler) contenente le librerie dell’SDK dell’HMD Rift.

Mozilla descrive la tecnologia della realtà virtuale immersiva come una prospettiva promettente e quindi degna di attenzione e supporto, mentre dal punto di vista pratico la sperimentazione delle pagine Web sotto forma di schermate svolazzanti davanti agli occhi necessita dell’apertura, su Firefox, di una scheda che non faccia uso del codice del progetto Electrolysis .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
27 gen 2015
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