Roma – Con la discesa in campo, peraltro non sorprendente visti i precedenti, di Andy Mueller-Maguhn, il fronte dell’anti-copyright che sulla Rete ha trovato un terreno fertile per crescere, si rafforza. Un suo intervento noto da tempo con la complicità di Slashdot e altri importanti snodi informativi sta ora facendo rapidamente il giro della Rete in queste ore.
L’esponente del Chaos Computer Club tedesco nonché membro eletto dell’ICANN, conosciuto per le sue posizioni “anti-estabilishment” ed eletto dalla Rete all’ICANN proprio per questo, aveva scritto sul quotidiano tedesco FAZ che “quello che gli avvocati definiscono proprietà intellettuale è – come sa qualsiasi studente di Latino – niente più che un furto ai danni del pubblico”.
L’hacker ha spiegato: “Poiché noi, come cittadini della Rete, non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che questi ladri distruggano il bene pubblico, abbiamo dovuto iniziare a correggere il tiro; ognuno va per la sua strada e siamo tutti connessi dalla Rete: con questo ambiente pubblico, con l’immaginario collettivo e con Eris, la dea della Guerra, della discordia e della discussione… Intendo mantenere l’ambiente pubblico libero da regole commerciali, garantire la libera circolazione dell’informazione e dare ai bit il loro luogo. Vogliamo giardini di dati senza fine, dove i bit possano fiorire, fiorire e riprodurre. Questi sono gli aspetti culturali della mia politica”.