Murdoch: il DTT fa bene al Satellite

Murdoch: il DTT fa bene al Satellite

Il magnate australiano è a Roma dove spiega cosa pensa della televisione digitale terrestre, quella che abitua l'utente ad una pluralità di canali e lo sospinge verso SKY
Il magnate australiano è a Roma dove spiega cosa pensa della televisione digitale terrestre, quella che abitua l'utente ad una pluralità di canali e lo sospinge verso SKY


Roma – Rupert Murdoch è arrivato in Italia e, con la consueta abilità, ha trasformato con poche battute l’arrembaggio governativo sul fronte del digitale terrestre in una mossa destinata a favorire SKY .

Nella capitale per presentare le novità del dispositivo di ricezione “My SKY”, un prodotto tecnologicamente più evoluto dei decoder NDS diffusi da SKY in questi mesi, e che molte critiche hanno suscitato, il magnate australiano di News Corporation ha spiegato che la televisione digitale terrestre sarebbe una sorta di benedizione per il business della pay-tv satellitare in quanto sarebbe “un primo passo per abituare lo spettatore alla scelta multicanale”. Se si vede la battuta come un tirar l’acqua al mulino di SKY tv la battuta di Murdoch è evidentemente del tutto comprensibile, ma certo giocano a favore della sua azienda le moltissime limitazioni di cui soffre il digitale terrestre all’italiana.

Murdoch non sembra peraltro preoccupato dal fatto che, a forza di incentivi governativi il numero di abbonati a SKY in Italia oggi conti “solo” circa 500mila unità in più (3 milioni contro 3,5). L’offerta è diversa, sia nella qualità che nel numero di canali , e “la crescita del digitale terrestre non sarebbe quella che è se si dovesse pagare”. Secondo il celebre tycoon è persino possibile che gli utenti del DTT nel tempo superino quelli di SKY ma, ha sottolineato, “c’è spazio per più di un player e io penso che chi ha i migliori programmi e la migliore tecnologia finirà per vincere ed è evidente che il satellite, per l’ampia gamma di possibilità e le opportunità interattive che offre è destinato a prevalere”.

Murdoch ha approfittato della ribalta romana anche per sottolineare che oggi SKY non ha veri concorrenti e che in futuro “nella televisione c’è spazio per più protagonisti. Chi potrà offrire il meglio dal punto di vista tecnico e della programmazione, alla fine vincerà”.

In particolare il patron di SKY ha voluto esaltare le qualità dei servizi di informazione forniti sulle proprie reti: “Per quanto ci riguarda, nei nostri programmi e in particolare nei canali di news cerchiamo sempre di dare una copertura equilibrata delle notizie per avere un rapporto di fiducia con il pubblico e dare spazio uguale a tutti i partiti e le correnti. Questo perché la Tv usa una concessione dello Stato e ha, quindi, anche quando non è pubblica, delle responsabilità”. E, ha poi aggiunto, “diverso sarebbe se dovessi fare un giornale”.

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Pubblicato il 13 ott 2005
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