NASA alla ricerca di HAL 9000

NASA alla ricerca di HAL 9000

Gli scienziati americani stanno sperimentando un computer di nuova generazione, capace d'interagire vocalmente con gli astronauti. C'è chi pensa a 2001 Odissea nello Spazio
Gli scienziati americani stanno sperimentando un computer di nuova generazione, capace d'interagire vocalmente con gli astronauti. C'è chi pensa a 2001 Odissea nello Spazio


Houston (USA) – Problemi in orbita? Ci pensa Clarissa , il nuovo sistema informatico creato dalla NASA . Studiato e progettato presso il laboratorio di Ames , Clarissa è un assistente virtuale che utilizzerà una sofisticata tecnologia per il riconoscimento vocale e l’interazione con gli astronauti.

Pensato per snellire le onerose procedure a bordo della Stazione Spaziale Internazionale , questo “computer intelligente” costruito in collaborazione con Xerox sarà presentato ufficialmente nei prossimi giorni. Grazie all’aiuto di Clarissa, gli astronauti avranno più tempo libero per dedicarsi ad attività di ricerca ed altro. Sono molti i parallelismi tra questo ambizioso progetto e lo spietato HAL 9000 , reso celebre dal geniale Stanley Kubrick : tuttavia, garantiscono gli scienziati, “Clarissa non dovrà gestire alcuna funzione vitale” che possa mettere a repentaglio l’incolumità degli astronauti. I suoi compiti saranno ben altri e vanno dall’automazione delle analisi biochimiche fino a semplici funzioni di agenda e di lettura testi.

Ann Sullivan, portavoce NASA, sostiene che Clarissa potrà “conversare con gli altri membri dell’equipaggio in maniera intelligente”. Questo sarà possibile per mezzo di un evoluto sistema d’elaborazione dati: una metodologia d’analisi basata sulla linguistica computazionale promette la gestione di circa 75 diversi comandi articolati in oltre 260 espressioni .

Il sistema godrà di una avanzata IA in grado di carpire esattamente il contesto degli ordini ricevuti: un insieme di speciali algoritmi sviluppati da Xerox permettono alla macchina di distinguere le semplici conversazioni dai comandi. Tuttavia il sistema si è rivelato affidabile nel 95% dei casi: la strada verso la perfezione è ancora lunga, ma la NASA spera di utilizzare Clarissa già molto presto.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
28 giu 2005
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