NASA, spazio e topi volanti

NASA, spazio e topi volanti

Lo Shuttle posticipa il rientro, il nuovo razzo vettore di NASA dà finalmente segni di vita e i topi si esercitano nella levitazione magnetica. Nel frattempo il Giappone si appresta a conquistare il suo posto da protagonista sulla ISS
Lo Shuttle posticipa il rientro, il nuovo razzo vettore di NASA dà finalmente segni di vita e i topi si esercitano nella levitazione magnetica. Nel frattempo il Giappone si appresta a conquistare il suo posto da protagonista sulla ISS

Non c’è pace per lo Shuttle Discovery impegnato nella missione STS-128. Il vascello NASA continua a sperimentare piccoli ma fastidiosi incidenti di percorso che si susseguono in ogni fase del viaggio, e dopo due false partenze e una valvola malfunzionante che minacciava di farlo rimanere a terra ancora a lungo, è ora il turno delle condizioni meteorologiche avverse fare la propria parte nella storia.

Il Discovery era atteso al ritorno presso il Kennedy Space Center già questo giovedì, ma NASA è stata costretta a ritardare la partenza dalla Stazione Spaziale Orbitante a causa delle tempeste e dei forti venti che hanno interessato la zona dell’atterraggio. Come risultato il vascello dovrà rimanere in orbita un giorno in più sui 13 previsti per la missione e, vista la perdurante situazione meteo, ci sono buone possibilità che alla fine i giorni spesi nello spazio saranno 15 o forse più.

Un paio di note positive per NASA arrivano invece dai test sperimentali condotti qui sulla Terra, soprattutto nel caso della prova del razzo vettore Ares già interessato da un malfunzionamento lo scorso 27 agosto. Ares 1, il primo stadio del razzo vettore di nuova generazione realizzato nell’ambito del progetto Constellation , è stato finalmente acceso nello stato dello Utah generando una spinta di oltre 1,3 milioni di chilogrammi forza e fornendo ai ricercatori una messe di dati preziosi sulla sua operatività.

“Con questo test – conferma Alex Priskos di NASA – abbiamo preso le lezioni imparate dai tanti anni di esperienza nello sviluppo dei motori a razzo con propellente solido e abbiamo costruito a partire da quelle fondamenta”. “Oggi il nostro team ha raccolto dati da 650 sensori per valutare le performance del motore”, dice Priskos, rimarcando ancora una volta l’importanza del test e di quelli che seguiranno per comprendere “i punti di forza e le debolezze dell’engine” in modo da “realizzare il motore più sicuro e affidabile possibile”.

L’altro risultato positivo nell’ambito degli esperimenti NASA non sarà forse epocale quanto Ares 1, nondimeno fa notizia per le sue peculiarità: al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, California, i ricercatori sono riusciti a far levitare alcuni topi sfruttando un magnete operante in condizioni di totale sicurezza per la cavia. L’effetto della levitazione è stato ottenuto applicando una pressione magnetica alle particelle di acqua contenute nel corpo dei roditori , e a quanto pare è stato necessario sedare leggermente le cavie per evitare un eccesso di disorientamento dovuto alle mutate condizioni di gravità.

Passando dai topi volanti di NASA all’estremo Oriente, infine, il Giappone festeggia il successo del lancio della sua prima missione spaziale senza equipaggio. Il vascello H-II Transfer Vehicle (HTV) è partito senza problemi dallo Tanegashima Space Center nella parte meridionale del paese, a bordo del razzo H-2B e con destinazione SSI. Sulla stazione HTV porterà 3,5 tonnellate di cibo, rifornimenti e materiale per esperimenti, viatico di quella che dovrebbe diventare una ulteriore, preziosa opzione per fare la spola (con o senza astronauti) con la stazione internazionale dopo il pensionamento obbligatorio dello Shuttle.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 11 set 2009
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