Nel 2004, il voto sarà elettronico

Nel 2004, il voto sarà elettronico

Accadrà negli Stati Uniti dove secondo gli esperti del Gartner Group le infrastrutture già ci sono. Deve però essere migliorata la sicurezza. Suffragio universale diretto via internet
Accadrà negli Stati Uniti dove secondo gli esperti del Gartner Group le infrastrutture già ci sono. Deve però essere migliorata la sicurezza. Suffragio universale diretto via internet


San Diego (USA) – Entro il 2004 in tutti i 50 stati federali americani sarà attivato il suffragio elettronico via internet che verrà utilizzato per consentire una maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte politiche dei singoli stati e dell’intero paese. Queste le previsioni a tinte forti del Gartner Group , considerato uno dei più autorevoli osservatori degli andamenti tecnologici e sociali.

Secondo gli esperti, negli Stati Uniti le infrastrutture tecniche per lo svolgimento delle votazioni elettroniche via internet già ci sono, come anche sono diffusi gli strumenti di accesso alla rete alternativi al personal computer in tutti gli strati della popolazione. Una situazione che entro tre o quattro anni, sostengono al Gartner, sfocerà “naturalmente” nell’e-vote.

“Quello che si intravvede è l’età d’oro del suffragio universale in un ambiente sicuro. La votazione via internet potrebbe incrementare il numero di votanti e le opportunità per tutte le classi sociali”: così si è espresso Christopher Baum, vicepresidente del Gartner Group in tema di “governo elettronico”.

Secondo il Gartner, l’e-vote non solo sarà più efficiente e preciso dell’attuale sistema, quello tradizionale “a mano”, ma costerà molto meno anche in termini di tempo. L’esempio da seguire è quello delle elezioni per le primarie del partito democratico in Arizona, che nelle scorse settimane sono state il primo esperimento di votazione elettronica su larga scala, considerato un successo.

I problemi sulla strada dell’e-vote, per il Gartner, sono fondamentalmente tre e tutti legati alla sicurezza: difesa contro attacchi cyber; prevenzioni di brogli elettronici; gestione del sistema per prevenire improvvisi “collassi” o guasti. Secondo gli esperti non ci sono dubbi che questi problemi verranno risolti, soprattutto con le nuove tecnologie di certificazione dell’identità dell’utente, tanto che il voto elettronico sarà presto la norma.

Il dibattito politico sul voto elettronico, che non sembra sfiorare il Gartner, anche in Italia è piuttosto acceso. Il timore delle democrazie rappresentative, infatti, è che l’accesso ad un voto rapido ed efficiente via internet possa progressivamente eliminare “il passaggio” della componente rappresentativa e portare alla democrazia diretta, dove ogni decisione può essere potenzialmente presa direttamente dai cittadini anziché dai loro rappresentanti. Con possibile conseguenze che molti, almeno qui da noi, giudicano pericolose.

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Pubblicato il
13 apr 2000
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