Armonk (USA) – Nel settore dei server di fascia bassa IBM torna alla carica di Sun e HP con il suo nuovo processore dual-core Power5+, una revisione del Power5 che riduce ulteriormente consumi ed emissione di calore.
I sistemi basati sul nuovo chip sono stati battezzati P5 Express e raccolgono l’eredità dei precedenti pSeries e eServer p5. Come questi ultimi, i nuovi server sono indirizzati alle aziende di piccole e medie dimensioni e possono far girare sia AIX (il sistema operativo Unix di IBM) sia Linux.
Disponibili sul mercato a partire dal 14 ottobre, i nuovi server della serie Express comprendono il p5-520, un sistema rack 4U con due processori Power5+ a 1,9 GHz; il 550, dotato di due o quattro processori Power5+ a 1,9 GHz con 36 o 72 MB di cache L3; il modello 550Q, che offre quattro od otto CPU Power5+ a 1,5 GHz (integrate in un singolo package) con 72 o 144 MB di cache L3; e il p5-575+, in grado di ospitare fino a 16 CPU. Escludendo quest’ultimo, che IBM indirizza alla nicchia delle applicazioni tecnico-scientifiche, i prezzi variano dagli 11.896 dollari di un p5-520 con due core ai 37.428 dollari di un p5-550 con 8 core.
Tra i nuovi arrivi vi è anche il server rack 1U p5 505, che a differenza degli altri adotta uno o due Power5 “lisci” e ha un prezzo base di 3.750 dollari, e la workstation IntelliStation Power 285, che utilizza due chip Power5+ a 1,9 GHz.
Con tutti i server è disponibile, come opzione, il software di virtualizzazione di Big Blue, che permette di far girare più sistemi operativi sulla stessa macchina e dedicare ad ognuno una partizione autonoma. Il colosso afferma che il suo nuovo Integrated Virtualization Manager , accessibile con un qualunque browser web, “semplifica il consolidamento virtuale su un singolo server”.
Il nuovo processore Power5+, basato sulla nuova tecnologia di IBM a 90 nanometri, ha un die di silicio del 30% più piccolo rispetto al suo predecessore ed è in grado di raggiungere frequenze di clock pari o superiori a 3 GHz.