Roma – L’Associazione italiana per il marketing interattivo ha rilasciato ieri un comunicato di commento a quanto avvenuto all’Europarlamento in materia di opt-in e opt-out, con il successivo rinvio di cui ha parlato anche Punto Informatico.
Secondo l’ AIDiM la strada da seguire va nell’integrazione di “meccanismi di opt-out, liste di cancellazione, autodisciplina e regole sanzionatorie pesanti”, soluzioni peraltro che hanno incontrato l’interesse e l’appoggio di un discreto numero di europarlamentari.
La posizione è condivisa anche da FEDMA , Federazione europea del marketing diretto. Secondo Axel Tandberg, dirigente della federazione “è essenziale distinguere tra le azioni di serio direct marketing e lo spamming illegale. Non possiamo accettare che l’opt-in sia considerata l’unica soluzione per eliminare lo spamming”.
AIDiM e FEDMA, annuncia il comunicato rilasciato ieri, “continueranno a lavorare per fare in modo che l’orientamento già manifestato dalla maggioranza del Parlamento venga confermato nella prossima votazione plenaria prevista tra circa due mesi”.