Nelle scuole italiane anche OpenOffice

Nelle scuole italiane anche OpenOffice

Lo chiede una lettera aperta dell'Associazione Software Libero al Ministero dell'Istruzione, affinché il recente patto con Sun per la diffusione di StarOffice non escluda la suite gratuita e open
Lo chiede una lettera aperta dell'Associazione Software Libero al Ministero dell'Istruzione, affinché il recente patto con Sun per la diffusione di StarOffice non escluda la suite gratuita e open


Roma – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta inviata dall’Associazione Software Libero al Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica (e, per conoscenza, al ministero all’Innovazione)
Oggetto: leggere, scrivere e far di conto, un diritto da tutelare, nel tempo

Egregio signor ministro del MIUR,
i giornali nei giorni scorsi hanno riportato notizie riguardanti un protocollo d’intesa tra il MIUR e la Sun , azienda produttrice del pacchetto StarOffice. Il protocollo prevede la distribuzione gratuita del pacchetto di programmi da ufficio StarOffice negli istituti scolastici italiani interessati all’iniziativa.

Riteniamo positiva l’iniziativa, perché StarOffice memorizza i documenti in formati liberi e documentati, così che questi possono essere letti e modificati usando anche altri programmi. Questa è una caratteristica di grande importanza, riconosciuta fra l’altro nello studio commissionato dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie “Indagine conoscitiva sul codice a sorgente aperto nella pubblica amministrazione” del maggio 2003, dove leggiamo che i formati aperti garantiscono “l’indipendenza (…) da uno specifico prodotto e fornitore, l’interoperabilità (grazie alla quale) sistemi eterogenei sono in grado di condividere gli stessi dati, la neutralità, i formati aperti non obbligano ad usare uno specifico prodotto, lasciando libero l’utente di scegliere sulla base del rapporto qualità/prezzo”.

Scopo di questa lettera è mettere in rilievo che esiste un pacchetto di programmi da ufficio completamente libero, denominato OpenOffice.org , che è in grado di leggere e scrivere negli stessi formati, e che presenta un’interfaccia utente molto simile a StarOffice.

Come sottolinea lo studio suddetto, la disponibilità dei sorgenti ne permette lo studio e la modifica: “Il codice sorgente dei prodotti Open Source può essere mostrato per insegnare i principi e le tecniche dell’informatica”. Nel caso del pacchetto OpenOffice.org, questa caratteristica presenta risvolti multidisciplinari almeno in campo linguistico, favorendo ad esempio la creazione e l’utilizzo di dizionari oggi non supportati dai prodotti proprietari in commercio, come il Ladino.

Dal momento che gli studenti non potranno più utilizzare la loro copia una volta decaduto il loro status di studenti, e considerato che molti di loro condividono il computer di casa con i loro familiari che rischierebbero di infrangere la legge utilizzandolo, riteniamo utile richiedere a codesto Ministero di

MENZIONARE ESPLICITAMENTE QUANTO SEGUE NELLA CIRCOLARE CON CUI IL PROTOCOLLO FRA MIUR E SUN SARÀ COMUNICATO ALLE SCUOLE.

“I file prodotti con StarOffice sono pienamente compatibili col pacchetto da ufficio OpenOffice.org, disponibile su it.openoffice.org, che è il pacchetto originario da cui è stato derivato StarOffice. Openoffice.org, oltre ad essere gratuito, ha una licenza d’uso libera, che ne consente a chiunque l’utilizzo, la copia, la redistribuzione e la modifica.

Invitiamo pertanto i docenti a suggerirne agli studenti l’utilizzo quando la licenza gratuita di StarOffice non sia applicabile, come nei casi di condivisione dell’elaboratore con soggetti terzi che non siano studenti, amici o parenti a cui non è lecito trasferire i propri diritti”.

Confidando in una Sua cortese risposta porgiamo distinti saluti.

per l’associazione software libero, il presidente
Francesco Potortì

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Pubblicato il
18 lug 2003
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