.NET gettato oltre le mura di Windows

.NET gettato oltre le mura di Windows

Microsoft attende di rilasciare alcuni software che renderanno possibile implementare i servizi offerti da .NET anche su piattaforme diverse da Windows, prima fra tutte Linux. Ma il Pinguino non si doveva estinguere?
Microsoft attende di rilasciare alcuni software che renderanno possibile implementare i servizi offerti da .NET anche su piattaforme diverse da Windows, prima fra tutte Linux. Ma il Pinguino non si doveva estinguere?


Santa Clara (USA) – Microsoft si prepara ad annunciare per la prossima settimana nuovi software che consentiranno di estendere la piattaforma.NET anche a sistemi operativi diversi da Windows.

Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha dichiarato che nel prossimo futuro fra i loro principali obiettivi vi sarà quello di rendere possibile, anche per chi lavora su piattaforme diverse da Windows, l’implementazione dei servizi.NET.

“Noi non vogliamo dire alla gente che l’unico modo per abbracciare.NET sia quello di sacrificare qualsiasi sistema non-Windows e rimpiazzarlo con Windows” ha asserito Ballmer.

Ballmer, che nei mesi scorsi non aveva mai voluto sbilanciarsi troppo sul tema Linux, ha ieri espressamente fatto riferimento a “tutti coloro che ospitano siti Web su Linux” dicendo loro che anche su questa piattaforma, e soprattutto per questa piattaforma, Microsoft sta sviluppando dei software che permetteranno di utilizzare.NET.

Ma Linux non doveva morire? Negli ultimi mesi, alcuni fra i più alti dirigenti di Microsoft avevano infatti pronosticato il rapido declino dell’open source e di Linux. Evidentemente l'”agonia” sarà più lunga del previsto?

Il porting di parte dell’infrastruttura.NET verso Linux era rimasta in dubbio dopo che Corel, l’unica partner di Microsoft ad avere dei legami diretti con il mondo del Pinguino, aveva annunciato la vendita della sua divisione Linux.

Ballmer si è poi detto convinto come lo standard XML, una delle tecnologie alla base di.NET, sia destinata a divenire la nuova lingua franca del Web: “Sempre che qualcuno non lo trasformi da standard aperto a standard proprietario”, ha commentato un analista.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 14 mar 2001
Link copiato negli appunti