Padova – Anche Tiscali è finita nel mirino di NetFraternity, il network sparabanner, sempre più decisa a non farla passare liscia a chi si azzarda a inviare messaggi pubblicitari sui monitor dei propri utenti.
Come già in passato, NetFraternity ha ravvisato nel servizio Flatzero di Tiscali, che si basa proprio sull’invio di banner sul computer dell’utente, una violazione al proprio brevetto. E Alberto Vazzoler, il presidente di NetFraternity, ha reso noto ieri di aver citato in giudizio Tiscali presso il tribunale di Padova.
Non è la prima volta, come ben sanno i lettori di Punto Informatico, che NetFraternity decide di perseguire in via giudiziaria aziende che sfruttano il meccanismo “sparabanner”. Nel recente passato era accaduto con Payland, che aveva però ottenuto la vittoria nel primo giudizio, e con Jumpy, che invece aveva deciso di trovare un accordo con Vazzoler.