Web – L’argomento non è completamente nuovo ma questa volta a parlarne è l’autorevole New Scientist che ospita un articolo di Justin Mullins sui virus che possono diffondersi attraverso i cellulari.
Secondo gli esperti, infatti, i virus informatici in futuro potrebbero passare dal cavo e dal doppino al wireless, diffondendosi sui device mobili più evoluti e “intelligenti”, causando danni a tutte le info appliance. Ma l’allarme non finisce qui. Secondo Mullins, i virus potrebbero essere realizzati per cancellare i fondi presenti nel portafoglio elettronico che potrebbe trovarsi in futuro su un device mobile, oppure studiati per gonfiare a dismisura la bolletta telefonica con “telefonate invisibili”.
L’ambiente ideale per la diffusione dei virus, spiega Mullins, è quello in cui un device è connesso ad un altro o ad una “comunità” di strumenti, proprio la direzione verso la quale sta andando il mondo wireless e dei cellulari di terza generazione. Più ampie sono le modalità di connessione tra sistemi diversi, dunque, maggiore è la possibilità di contagio ed epidemia.
A rendere potenzialmente insicuri i sistemi mobili di nuova concezione è la loro intelligenza. Attualmente i device hanno capacità limitate e la loro riprogrammazione da parte di un virus è altamente improbabile. Ma con la diffusione di nuovi applicativi, di memorie più vaste e il moltiplicarsi delle connessioni, virus di nuovo design potrebbero attecchire causando danni di vario genere.
Come difendersi dunque? Secondo Mullins le strade non sono molte, perché la competizione e il mercato stanno spingendo i costruttori del settore verso macchine mobili sempre più capaci e sarebbe impensabile, in questa direttrice, parlare di sistemi appositamente limitati per ridurre al minimo i possibili “spazi” per i virus.