Web (internet) – Stando ad un rapporto della BBC , anche in Nigeria come già altrove, si fanno più forti le proposte di chi chiede una riduzione drastica dei costi di accesso alla rete, da quelli telefonici a quelli dei canoni di abbonamento. Secondo gli esperti nigeriani, il commercio elettronico rappresenta una possibilità di sviluppo tutt’altro che secondaria per il paese e si teme che un sistema tariffario penalizzante, sommato ad una infrastruttura di rete tutt’altro che sufficiente, possa far ritardare oltremisura lo sviluppo delle attività economiche online.
Dal reportage della BBC emerge l’uso sempre più ampio che viene fatto della rete dai nigeriani per tenersi in contatto con parenti e amici nel paese e al di fuori. Gli emigranti, così come chi vive nei villaggi più remoti, sono spesso contattati via email perché costa meno del telefono. Sono i costi a limitare la quantità di messaggi e il tempo di una eventuale navigazione da parte del cittadino medio.
L’accesso in molte occasioni passa infatti attraverso spazi pubblici, dove ogni minuto di collegamento e ogni operazione costa spesso troppo per i bassi stipendi dei lavoratori nigeriani. Basti pensare che 20 minuti di collegamento possono costare fino a diecimila lire, laddove lo stipendio di un “autista governativo” non supera le 70mila lire al mese.