Notebook che odorano e riconoscono l'impronta

Notebook che odorano e riconoscono l'impronta

Si moltiplicano i device di sicurezza per i portatili. Alla novità dell'autenticazione di serie della Veridicom (ex Lucent), si associa anche il gadget del fanatico: il sensore che spara odori nelle narici dell'utente
Si moltiplicano i device di sicurezza per i portatili. Alla novità dell'autenticazione di serie della Veridicom (ex Lucent), si associa anche il gadget del fanatico: il sensore che spara odori nelle narici dell'utente


New York (USA) – Non bastano palmari e leggerissimi a fermare la prepotente avanzata dei portatili tradizionali che continuano ad assicurarsi l’interesse di una quantità enorme e crescente di pubblico. Ed è quindi ovvio che proprio al notebook, oggetto di culto per il businessman che si rispetti, si rivolgano le più evolute tecnologie, anche quelle che possono sembrare forse ancora un po ‘ troppo d’avanguardia.

Così Veridicom, azienda nata da una costola di Lucent e dei Bell Labs, ha appena annunciato per i notebook la terza generazione del suo sistema di autenticazione dell’impronta digitale. Un coso, chiamato FPS200, in grado secondo l’azienda di offrire capacità di autenticazione senza precedenti per il commercio elettronico. Le novità rispetto alla versione precedente stanno nella qualità dell’immagine, nella flessibilità di integrazione del sistema nel design di un notebook, nel consumo ridotto e nelle dimensioni del tutto.

Il chippetto sviluppato da Veridicom per gestire il tutto potrà essere utilizzato anche su PDA e telefonini. Il chip si basa su un “reticolo ” di 256×300 sensori con uno spazio di identificazione di 1,28×1,50 centimetri capace di una risoluzione di 500 punti per pollice quadrato. Il chip è in grado di misurare le caratteristiche dell’impronta e riprodurle su una mappa digitale da 300 byte composta dai singoli punti rilevati dallo “scannerino”. Per essere autenticati è quindi sufficiente appoggiare il dito sul chip: questo verificherà la corrispondenza dell’impronta con le mappe archiviate nel proprio database.

Altri sfizi di cui il notebook-fanatico non potrà fare a meno sono quelli che arrivano dall’ormai conosciutissima DigiScents , compagnia specializzata nella produzione di device emetti-odori controllati da computer. L’azienda si è finalmente detta pronta alla commercializzazione del suo iSmell , un piccolo oggetto dotato di un unico piccolo foro attraverso il quale vengono sparati gli odori richiesti dal software di gestione sul naso dell’utente. Collegato ad un notebook, iSmell può fornire “nuove sensazioni” visitando siti o chiacchierando con gli amici. Gli uni e gli altri, se dotati di tag o di un certo software, possono interagire con l’apparecchio.

All’interno di iSmell trovano posto 128 odori chimici che possono essere combinati tra di loro per produrre una incredibile varietà di possibili odori gestiti attraverso modelli matematici. Un’idea che ha colpito l’immaginazione delle case di produzione videoludica, nonché gli investitori che finanziano Digiscents.

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Pubblicato il
14 set 2000
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