NUCLUN, LG e il chip fatto in casa

NUCLUN, LG e il chip fatto in casa

La casa coreana presenta il suo nuovo phablet e il SoC su cui esso è basato, una tecnologia apparentemente destinata a essere integrata anche nei prodotti futuri
La casa coreana presenta il suo nuovo phablet e il SoC su cui esso è basato, una tecnologia apparentemente destinata a essere integrata anche nei prodotti futuri

Debutta ufficialmente NUCLUN , il processore SoC (System-on-Chip) che LG ha realizzato in-house per l’uso con i suoi dispositivi mobile: dotato di CPU a otto core (4 dei quali ad alte prestazioni), l'”application processor” (AP) arriva sul mercato assieme al phablet G3 Screen.

Gli otto core di processore sono integrati in configurazione big.LITTLE, con 4 core ARM Cortex 15 (1,5GHz) destinati a svolgere i compiti più impegnativi e 4 core ARM Cortex A7 (1,2GHz) attivi quando non sono richieste performance particolarmente gravose. Ovviamente garantito il supporto alle reti 4G/LTE di ultima generazione.

NUCLUN rappresenta “un nuovo capitolo” nella storia tecnologica di LG, spiega la corporation coreana, una soluzione in-house che permetterà all’azienda di implementare una “migliore integrazione verticale” e una maggiore diversificazione della strategia di prodotto, per meglio affrontare la concorrenza sul sempre più competitivo mercato mobile.

Per mostrare quello che è in grado di fare NUCLUN, LG ha integrato il proprio SoC nel nuovo phablet G3 Screen equipaggiandolo, oltre che con il succitato processore a otto core, con uno schermo IPS Full HD da 5,9″, 2 Gigabyte di RAM, 32 Gigabyte di storage interno, batteria removibile da 3.000mAh e Android 4.4. Il terminale, dal costo di 803.000 won (circa 600 euro), è al momento una esclusiva destinata al mercato sudcoreano.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
24 ott 2014
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