Roma – In una nota diffusa ieri, alcune associazione dei consumatori hanno chiesto all’Autorità TLC di intervenire subito sulla delicata questione della portabilità del numero, ovvero la possibilità per un utente di telefonia mobile di cambiare gestore mantenendo il proprio numero telefonico.
Sono undici le associazioni che hanno scritto al Garante contro l’accordo che nei giorni scorsi sarebbe stato raggiunto da TIM, Omnitel Vodafone e Wind sulla delicata questione.
Secondo le associazioni, non è accettabile il fatto che “il credito residuo dell’utente con GSM prepagate, che decide di cambiare gestore, venga incamerato dall’operatore cedente invece di trasferirlo all’operatore ricevente, così da permettere all’utente di continuare ad utilizzarlo”.
Inoltre, le associazioni segnalano all’Autorità il rischio che, a causa del costo del passaggio tra una società all’altra, stabilito dall’accordo in 34 euro, vengano addebitati al cliente ulteriori oneri.
“In Gran Bretagna e Spagna – afferma la lettera – il prezzo del passaggio è pari a zero per gli operatori; in questi stessi Paesi e anche in Svezia gli utenti non pagano nulla, in Olanda pagano un massimo di 9 euro”. Infine: “Anche il tempo di trasferimento concordato in 10 giorni può essere un’ulteriore penalizzazione dell’utente, che viene scoraggiato a cambiare gestore”.
Le associazioni chiedono quindi all’Autorità, che nei prossimi giorni dovrebbe pronunciarsi sulla portabilità, di “intervenire in particolare per garantire la gratuità del passaggio per gli utenti e il trasferimento del credito residuo, oltre ad assicurare effettive condizioni di concorrenza tra gli operatori”.
La lettera è firmata da:
ACU
Adiconsum
ADUSBEF
Cittadinanzattiva
Comitato Consumatori Altroconsumo
Confconsumatori
Federconsumatori
Lega Consumatori ACLI
Movimento Consumatori
Movimento Difesa del Cittadino
CTCU Bolzano