Number Portability al via tra gli sbadigli

Number Portability al via tra gli sbadigli

Scattata da poche ore la possibilità di cambiare gestore di telefonia mobile senza cambiare il numero. Si parla di maggiore concorrenza e gli operatori giurano di essere pronti da giorni. Per gli utenti c'è il rischio noia
Scattata da poche ore la possibilità di cambiare gestore di telefonia mobile senza cambiare il numero. Si parla di maggiore concorrenza e gli operatori giurano di essere pronti da giorni. Per gli utenti c'è il rischio noia


Roma – Dopo lunghi mesi di preparazione e una delibera dell’Autorità TLC che stabiliva alcuni importanti diritti per il consumatore, è partita da alcune ore quella che viene definita, con un inglesismo cacofonico, “number portability”. La portabilità del numero consente a qualsiasi utente di telefonia mobile di cambiare gestore senza necessariamente variare il proprio numero.

Sulla questione, come si ricorderà, gli operatori hanno a lungo abbaiato l’un l’altro, a dimostrazione di quanto sia difficile trovare un accordo per un passaggio della liberalizzazione delle telecomunicazioni che non è solo complesso sul piano contrattuale ma anche sul piano tecnico. Una situazione affrontata sotto l’assordante silenzio degli sbadigli del pubblico.

Ad annunciare di essere pronti sono tutti gli operatori, TIM , Omnitel Vodafone , Wind e Blu , che si dicono certi di poter gestire questo nuovo genere di traffico, di chi va e di chi viene, sia per quanto riguarda gli abbonamenti che per le ricariche.

Chi volesse provare il brivido di cambiare gestore, magari per modificare la propria tariffazione, farà comunque bene ad esaurire l’eventuale credito residuo: non è infatti possibile migrare ad un nuovo gestore portando con sé il traffico ancora da effettuare.

A segnalare quanto la cosa interessi agli operatori, infine, l’annuncio di Omnitel Vodafone che fino al primo luglio consentirà ai propri clienti di cambiare gestore ma non accetterà quelli che vorrebbero giungere dalla concorrenza. TIM è più ottimista e afferma che non farà pagare la transumanza a chi vorrà scaldarsi nelle sue stalle, ma solo fino alla fine di maggio.

Drastiche invece le richieste di Wind, che chiede un “contributo di attivazione” di 10 euro per chi vorrà spostarsi sotto l’ala dell’Arancia, ma promette in cambio sconti e promozioni. Blu invece rassicura tutti: tutto gratis per chi si muove entro il 30 giugno.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 2 mag 2002
Link copiato negli appunti