Roma – Come promesso, ma soprattutto nel rispetto di quanto stabilito ad inizio 2006 dall’ Agcom , ecco le nuove tariffe che Telecom Italia applicherà da luglio per le telefonate da rete fissa verso rete mobile.
Il comunicato diffuso dall’azienda spiega infatti:
“Dal primo luglio 2006, Telecom Italia applicherà nuovi prezzi alle chiamate effettuate, dal telefono di casa, verso i cellulari. Sarà più conveniente chiamare i cellulari TIM, Vodafone e Wind”. Qui sotto la tabella con gli importi, comprensivi di IVA e citati in centesimi di euro:
Fascia oraria intera
Dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 18,30
Fascia oraria ridotta
Dal lunedì al venerdì dalle 18,30 alle 24,00 e dalle 0,00 alle 8,00;
Sabato, domenica e festivi dalle 0,00 alle 24,00.
I prezzi sopra riportati, aggiunge Telecom, sono soggetti a verifica da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Risulta ancora evidente la considerazione di TRE come “matricola” del mercato che, in virtù della propria limitata “anzianità di servizio”, nella tariffa intera non subisce riduzioni pari agli altri operatori.
Telefonia fissa e mobile veleggiano ormai verso la convergenza, così nei piani di Telecom Italia come in quelli di altri operatori. A questo proposito, l’Authority per le Comunicazioni ha aperto in questi giorni un’indagine conoscitiva , finalizzata ad approfondire i termini delle attuali offerte di servizi e verificarne la replicabilità da parte di tutti gli operatori.
Un’iniziativa accolta con favore dai consumatori, come segnala il Movimento Difesa del Cittadino : “L’Autorità con questa indagine ha dato ascolto a una nostra proposta avanzata già nel 2005 di avviare un’istruttoria per valutare l’esistenza nel mercato della telefonia di accordi di cartello tra operatori sui prezzi del traffico fisso-mobile, in particolare nelle ore serali (off peak), dal momento che si registra dal 2003 un allineamento delle tariffe”.
MDC ritiene equo che la tariffa di terminazione sia unica per ogni operatore, sia per il fisso/mobile che per il mobile/mobile, per evitare confusione negli utenti e consentire concreti benefici all’utenza e che sia fondamentale favorire al massimo la concorrenza tra operatori, senza rigidi “orientamenti al costo”, in modo da far diminuire realmente il peso della telefonia cellulare.
“È necessario ? conclude l’associazione – intervenire concretamente sul vero e proprio scandalo dei costi addizionali sulle ricariche dei cellulari, variabili dal 20% al 30 % circa del valore della ricarica; questo “balzello” è puro guadagno per l’operatore e del tutto ingiustificato in termini di costi sostenuti. Infine, deve essere garantita la piena trasparenza e la preventiva conoscenza delle informazioni dei prezzi per gli utenti di telefonia fissa che intendano chiamare altri utenti di telefonia mobile in number portabilità”.
Dario Bonacina