C’è una novità importante da segnalare in tema di spese mediche, dichiarazioni e rimborsi: a partire dal prossimo anno, l’Agenzia delle Entrate potrà accedere direttamente alle informazioni presenti sul sistema della tessera sanitaria, così da eseguire accertamenti relativi a quanto riportato nelle dichiarazioni. A prevederlo è un decreto del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) di fine ottobre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi.
Novità per i controlli del Fisco sulle spese mediche
Si fa riferimento a controlli formali, inerenti alle spese dell’anno precedente, per dichiarazioni selezionate in via centralizzata, eseguiti da dipendenti dell’ufficio territoriale competente. Le informazioni dovranno essere trasmesse da medici, farmacie, strutture pubbliche e private, laboratori e studi professionali, entro il 31 gennaio dell’anno successivo (il 2 febbraio nel 2026, poiché il 31 gennaio sarà un sabato).
I dati accessibili dall’Agenzia delle Entrate
Ecco quali sono i dati a quali potrà accedere l’Agenzia delle Entrate, come riportato per primo da Il Sole 24 Ore.
- Codice fiscale del contribuente o del familiare a carico cui si riferisce la spesa o il rimborso;
- codice fiscale o partita IVA e cognome e nome o denominazione del soggetto erogatore della prestazione o del rimborso;
- data del documento fiscale di spesa;
- tipologia della spesa (secondo le classificazioni previste: ticket, farmaci, dispositivi medici, prestazioni sanitarie e così via);
- importo della spesa o del rimborso;
- data del pagamento o rimborso;
- presenza di pagamento tracciato (quando richiesto per la detraibilità).
Nelle intenzioni, questo metodo dovrebbe semplificare la vita a Caf e commercialisti, ma anche ai cittadini, potendo contare su un prospetto riepilogativo digitale e togliendo definitivamente di mezzo l’esigenza di presentare la prova cartacea.
Il diritto all’opposizione
Va chiarito che il contribuente può esercitare il diritto all’opposizione, evitando che le informazioni relative alle proprie spese mediche siano trasmesse (in parte o totalmente) al Fisco. In tal caso, sarà chiamato a conservare gl scontrini e le fatture.