Santa Clara (USA) – Marcando da vicino le mosse di AMD , che all’inizio della settimana ha rilasciato due nuovi modelli di Athlon mobile, Intel ha ampliato la gamma di chip Pentium M e Celeron M con l’aggiunta di versioni destinate ai segmenti dei mini/sub-notebook e dei Tablet PC, categorie di PC portatili caratterizzate da dimensioni ridotte e peso generalmente inferiore al chilogrammo e mezzo.
I nuovi processori a basso consumo di Intel ad aver preso la via del mercato sono il Pentium M Low Voltage 738 , i Pentium M Ultra Low Voltage 733 e 723 , e il Celeron M Ultra Low Voltage 353 . Tutti e quattro i chip sono basati sulla microarchitettura Dothan : questo significa che sono costruiti con un processo di fabbricazione a 90 nanometri e condividono tutte le recenti migliorie apportate da Intel all’architettura di calcolo e alla tecnologia di risparmio energetico SpeedStep, qui in versione “Enhanced”.
I processori Pentium M Low Voltage e Ultra Low Voltage, insieme alla famiglia di chipset 855 e alla famiglia di adattatori di rete Wi-Fi PRO/Wireless, sono i componenti principali della piattaforma mobile Centrino per mini?notebook, sub-notebook e Tablet PC. Questi nuovi processori Low Voltage prevedono miglioramenti architetturali come una cache di secondo livello da 2 MB, un bus di sistema a 400 MHz ottimizzato per il consumo energetico e le tecnologie Enhanced Data Pre-fetcher e Enhanced Register Access Manager per l’esecuzione più veloce delle istruzioni a basso consumo di energia.
La differenza principale fra i modelli Low Voltage e Ultra Low Voltage è dato dai consumi energetici : mentre i primi consumano un massimo di 10 watt (con tensione di 1,11 volt), i secondi non superano i 5 watt (tensione di 0,94 volt). Il consumo tipico di un Pentium M standard è invece di 21 watt.
Intel sostiene che i Pentium M Ultra Low Voltage possono funzionare anche in assenza di una ventola di raffreddamento : questo li rende particolarmente adatti per i dispositivi più compatti e sottili, come i Tablet PC, e là dove sia richiesta un’autonomia particolarmente elevata.
Per ridurre al minimo i consumi, le CPU Ultra Low Voltage devono però sacrificare qualcosa sul fronte delle prestazioni : mentre il modello Low Voltage 738 gira a 1,4 GHz, i modelli Ultra Low Voltage 733 e 723 operano rispettivamente ad una frequenza di clock di 1,1 GHz e 1 GHz.
Il Celeron M Ultra Low Voltage 353 si pone come alternativa economica ai Pentium M Low Voltage 733 e 723 nel segmento dei portatili ultraleggeri. Basato sullo stesso core dei fratelli maggiori, il nuovo Celeron M si distingue da questi per l’adozione di una cache di secondo livello sensibilmente più piccola, pari a 512 KB, e una velocità di clock leggermente inferiore, pari a 900 MHz. Consumi e tensione operativa rimangono invece identici. I Celeron M sono compatibili con i chipset 855 e 825GM.
La scorsa settimana Intel ha introdotto alcuni nuovi modelli di Pentium M entry-level che adottano ancora il vecchio core Banias.
Pochi giorni fa il colosso californiano ha invece confermato il posticipo verso la fine dell’anno del debutto commerciale di Alviso , nome in codice di un nuovo chipset che dovrebbe incrementare le prestazioni grafiche e sonore e integrare dispositivi e standard come Direct Media Interface, uscita TV, High Definition Audio, otto porte USB 2, quattro porte PCI Express e 2 GB di memoria DDR 2. Sebbene Intel non lo abbia confermato, Alviso dovrebbe anche supportare le tecnologie Serial ATA e Gigabit Ethernet. Alviso promette inoltre di ridurre ulteriormente i consumi, questo anche grazie alla possibilità di rimanere nella modalità a basso consumo “sleep” durante la riproduzione di musica.
Insieme ai futuri Pentium M Dothan con front-side bus a 533 MHz e a moduli radio capaci di supportare tutti gli attuali standard Wi-Fi, Alviso formerà quella nuova piattaforma wireless, nota con il nome di Sonoma , destinata a rimpiazzare Centrino.
Secondo le statistiche di IDC, Intel controlla l’82,8% del mercato mobile contro il 12,4% di AMD . Nonostante il dominio ancora schiacciante del gigante di Santa Clara, AMD è riuscita a ritagliarsi il suo nono di “torta” nel giro di pochi anni: basti pensare che, fino allo scorso anno, il chipmaker di Sunnyvale non disponeva neppure di una linea di chip dedicata al segmento dei notebook thin and light.