È cominciata con successo la missione di NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array), il nuovo telescopio orbitale con cui NASA intende osservare con maggior precisione fenomeni cosmici “estremi” come supernove o buchi neri.
Missione “economica”, quella di NuSTAR: il telescopio è dotato di un braccio estensibile di più di 9 metri, con i rilevatori di raggi X a una estremità e il sistema di specchi all’altra. Rilevatori e specchi devono trovarsi distanziati per operare correttamente, e la trovata del braccio estensibile ha permesso a NASA di “compattare” il lancio del telescopio.
NuSTAR è stato infatti trasportato nell’atmosfera (quasi 12 chilometri) da un jet “Stargazer”, da cui si è poi distaccato per procedere con razzi propri verso l’orbita geostazionaria prevista per la missione. Il telescopio “srotolerà” il braccio estensibile entro cinque giorni e procederà poi a scandagliare il cosmo entro un mese se tutto procede secondo i piani.
Il nuovo telescopio orbitale di NASA è in grado di rilevare fonti di emissioni ai raggi X con una sensibilità molto maggiore rispetto ai telescopi attualmente in funzione, che si estende dai precedenti 10mila Elettronvolt (eV) fino ai 78mila eV di NuSTAR. Il telescopio aiuterà i ricercatori a “scoprire i buchi neri più elusivi e quelli più energetici, aiutandoci a comprendere la struttura dell’universo”.
Alfonso Maruccia