Obama, il rilancio dell'economia è open

Obama, il rilancio dell'economia è open

Recovery.org renderà pubbliche tutte le spese associate al piano appena approvato per traghettare gli States fuori dalla crisi. E inviterà i cittadini a partecipare al monitoraggio dell'efficacia dei finanziamenti
Recovery.org renderà pubbliche tutte le spese associate al piano appena approvato per traghettare gli States fuori dalla crisi. E inviterà i cittadini a partecipare al monitoraggio dell'efficacia dei finanziamenti

Durante la campagna elettorale è stato uno dei suoi cavalli di battaglia. E adesso, l’ open government promesso da Barack Obama comincia ad assumere forma concreta con il sito Recovery.gov , dove sarà monitorato l’impiego di ognuno dei 789 milioni di dollari appena finanziati dal Parlamento USA per rilanciare l’economia. Nel nome della trasparenza e dell’accountability. Ma anche gruppi di pressione ed oppositori non stanno a guardare.

recovery Ad accogliere i visitatori sulla homepage di Recovery.gov è un video dello stesso neo-presidente, che spiega obiettivi e modalità di erogazione dei finanziamenti collegati all'”American Recovery and Reinvestment Act” appena approvato. “Le dimensioni e la scala di questo piano richiedono sforzi senza precedenti per sradicare le abitudini collegate agli sprechi, alle inefficienze ed agli impieghi inutili di danaro” dice Obama guardando fisso in camera. “In luogo di avere politici che si scambiano denaro dietro porte chiuse, auspichiamo che le decisioni riguardanti l’impiego dei soldi dei contribuenti avvengano sotto il vostro sguardo vigile”.

In realtà, osserva ArsTechnica , per il momento non c’è molto da monitorare, dal momento che le procedure concrete di assegnazione dei fondi non sono ancora state avviate. Ma intanto il sito offre le prime informazioni sulle modalità di ripartizione e sulle scadenze a venire. In un grafico ad hoc vengono indicate le priorità sulle quali si è investito (ad esempio sgravi fiscali o investimenti in ricerca) e per ciascuna si specifica il quantitativo di denaro. E, subito sotto, si rende conto del calendario di scadenze associato al piano di finanziamenti.

Nella sezione Share your Story i cittadini possono lasciare i propri commenti in ordine ai modi in cui il piano sta raggiungendo (o non raggiungendo) i risultati previsti, mentre una mappa animata presenta le stime governative rispetto al numero di posti di lavoro che il Recovery Plan dovrebbe consentire di creare (o perlomeno salvare) in ognuno degli stati dell’Unione.

A regime, inoltre, il sito dovrebbe ospitare le versioni digitali dei contratti e dei documenti di progetto relativi alle varie iniziative finanziate. E ciascuno dei file dovrebbe essere reso disponibile in formato esportabile, così da poter essere liberamente riusato dai cittadini per mashup o gadget da produrre in proprio.

Al di là dell’iniziativa governativa, comunque, oltreoceano si vanno moltiplicando gli spazi in cui lo Stimulus Package appena approvato viene pubblicamente sviscerato e monitorato nei propri effetti. È il caso ad esempio di Stimulus Watch , i cui animatori chiedono agli utenti di fornire “dal basso” indicazioni in ordine all’efficacia delle misure governative, oppure del blog conservatore Read the Stimulus i cui visitatori trovano informazioni accurate su ciascuno dei provvedimenti approvati.

Giovanni Arata

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Pubblicato il
19 feb 2009
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