Paola Pisano, ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione: “Ormai non c’è giorno in cui non vengano registrati casi eclatanti di hate speech“. Un fenomeno, quello dell’odio online, la cui percezione sta progressivamente maturando nella forma e nella misura in cui non è più soltanto un elemento a sé, ma è considerato come una sfumatura particolare e preoccupante di quello che è l’Odio nella sua accezione più generale e compiuta. Il ministero intende promuovere un lavoro dedicato contro questa deriva e per farlo ha messo assieme una piccola – ma importante – task force che lavorerà in modo dedicato sul tema.
È così che, con l’obiettivo di analizzare le cause dei fenomeni di odio online e individuare potenziali misure di contrasto, nasce il “Gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online“, istituito dal nostro Dipartimento, di concerto con il Ministero della Giustizia e il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio.
Il ministero ha annunciato nello specifico che saranno sedici gli esperti esterni, con diverse competenze in ambito digital, che “lavoreranno nei prossimi tre mesi con l’obiettivo di redigere una relazione conclusiva contenente i risultati dell’analisi e una o più proposte concrete, tra cui eventuali misure correttive alla normativa vigente“. Il loro contributo, va specificato, sarà a titolo gratuito ed il primo obiettivo descritto dalla ministra sarà “un’attenta analisi del fenomeno e per individuarne le caratteristiche, mappare i possibili strumenti tecnologici di contrasto e identificare le modalità con le quali i gestori delle piattaforme possono contribuire a limitarne l’impatto sulla società nel rispetto dei principi costituzionali“.
La firma da cui nasce il gruppo di lavoro vede la partecipazione, oltre a quella di Paola Pisano, anche del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e quella del Sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Andrea Martella.
Insieme a @minGiustizia e Dipartimento per l’Editoria della Pres. Consiglio, diamo vita al ”Gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online".
"Un passo in avanti che mostra attenzione che il Governo vuole dedicare a un tema delicato come #HateSpeech" ha dichiarato @PaolaPisano_Min pic.twitter.com/ePB2FZ6MRL— Ministero Innovazione (@InnovazioneGov) January 29, 2020
Il compito del gruppo di lavoro non sarà semplice poiché segue medesime esperienze, spesso improvvisate sull’onda di particolari notizie di cronaca, dalle quali non sono sortiti risultati apprezzabili nel recente passato. Coordinare una lotta all’odio online è una questione presumibilmente legislativa, ma anche e soprattutto culturale. Su quali leve agire per cambiare la situazione? E prima ancora: quali sono le dimensioni del problema e quale la sua specifica definizione? Insomma: definiamo “odio online” una volta per tutte, tentiamo di perimetrarne le espressioni, dopodiché immaginiamo azioni in grado di limitarne la diffusione.
Il solo sforzo coordinato in tal senso potrebbe aiutare a maturare una consapevolezza fondamentale per sortire un qualche risultato. Sforzo nobile, quindi, ed un giusto approccio collaborativo che getta le basi per una avventura interessante. Buon lavoro, quindi.