Che ci fossero forti e comprensibili pressioni da parte di alcune major lo aveva fatto sapere lo stesso World Wide Web Consortium, il W3C di Tim Berners-Lee, ma solo fino a pochi giorni fa si sperava ancora che Ogg Theora sarebbe diventato lo standard video di riferimento per i browser secondo il Consortium. Così non è: il W3C lo sta facendo fuori. Il motivo? Ogg Theora non tollera il DRM, le tecnologie di restrizione della fruibilità.
Alla specifica che prevedeva Ogg Theora, formato aperto sostenuto dalla comunità open source e non solo, sulle nuove bozze il W3C ha sostituito una indicazione assai più vaga: “Gli user agent possono supportare qualsiasi codec audio e video”.
Sono dunque bastate le osservazioni di Nokia sul DRM e sulle esigenze per l’industria di avere altri standard per cancellare ogni speranza? Non sembrerebbe. Come osserva PcProUK la questione non è chiusa .
Proprio sulle bozze per lo standard HTML 5, infatti, si legge una nota del Consortium:
Sarebbe utile per l’interoperabilità se tutti i browser potessero supportare gli stessi codec. Ad ogni modo, nessun codec al momento sembra soddisfare le richieste dei diversi player: abbiamo bisogno di un codec noto perché non richiede licenze per singola unità o singolo distributore, che sia compatibile con il modello di sviluppo open source, che abbia una sufficiente qualità per essere utilizzabile e che non rappresenti un rischio brevetto per le grandi imprese. Questo è un tema che andrà seguito e questa sezione verrà aggiornata via via che si renderanno disponibili ulteriori informazioni
Inevitabile, evidentemente, che qualcuno in queste ore si chieda cosa avesse mai Ogg Theora per cozzare contro questa posizione del W3C. La risposta è tutta nelle necessità di soddisfare i current players , i grossi del settore, quelli che i browser li producono e ne fanno linee di prodotto. Tra questi appunto Nokia, ma c’è anche chi fa il nome di Apple , insoddisfatta da Ogg Theora.