Roma – “Non so se Gesù pensava ad internet quando disse ai discepoli sfiduciati di gettare le reti, ma è certo che oggi, come allora, si tratta di non tradire la sua parola che ci invita a cercare l’uomo là dove esso si trova e non c’è dubbio che oggi molti si trovano nella rete telematica”: così il portavoce della Conferenza episcopale italiana (CEI), don Claudio Giuliodori, ha spiegato il perché del convegno che si è appena aperto ad Assisi “WWW.Chiesa in rete”.
A quanto pare, la gerarchia ecclesiastica intende fare un salto di qualità nella presenza della Chiesa Cattolica sulla rete, sebbene da sempre il Vaticano sia “avanti” nell’adottare le nuove tecnologie (il sito vatican.va ha già una storia lunga). Ma quanto è stato fatto non sembra bastare alla CEI, per dirla con Giuliodori: “Come non vedere nelle nuove e straordinare possibilità offerte dalle reti telematiche un’eco dell’anelito all’universalità che caratterizza la missione della Chiesa?”.
Insomma Internet è un nuovo mezzo pastorale. “Il mandato di Gesù agli apostoli, ha spiegato Giuliodori,’andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura’ sembra che oggi si trasformi nell’invito ad andare fin nei meandri più reconditi della rete. Non ci sono più confini. Attraverso internet si può entrare in comunicazione, in tempo reale, con ogni angolo della Terra e potenzialmente con ogni uomo”.
Intanto in vista della visita di Giovanni Paolo II in “Terra Santa”, la “Custodia francescana di Terra Santa” ha realizzato un sito dedicato. In particolare, sulle nuove pagine online sono inseriti una serie di appunti sulla storia dei luoghi che il Papa visiterà e note di carattere spirituale.
L’idea è quella di presentare sulle pagine che “abbracciano il Papa prima della sua venuta” anche una serie di articoli “politici” relativi alla presenza dei cristiani in Israele, al ruolo di Gerusalemme nella religione cristiana e nelle altre religioni, ai rapporti non sempre distesi tra Israele e Vaticano.
Il sito, che è presentato in quattro lingue, contiene naturalmente anche uno spazio che ospita la storia della Custodia francescana e l’attività che i frati minori svolgono, da quella ecumenica e pastorale a quella scientifica.