OpenAI-Microsoft: nuovo accordo senza clausola AGI?

OpenAI-Microsoft: nuovo accordo senza clausola AGI?

Secondo Bloomberg, OpenAI e Microsoft potrebbero annunciare un nuovo accordo che prevede l'eliminazione della clausola AGI dal contratto.
OpenAI-Microsoft: nuovo accordo senza clausola AGI?
Secondo Bloomberg, OpenAI e Microsoft potrebbero annunciare un nuovo accordo che prevede l'eliminazione della clausola AGI dal contratto.

OpenAI e Microsoft potrebbero annunciare un nuovo accordo che elimina la cosiddetta clausola AGI (intelligenza artificiale generale). Secondo le fonti di Bloomberg, le parti dovrebbero raggiungere un’intesa nelle prossime settimane. L’esito dei negoziati sarebbe quindi positivo. L’obiettivo dell’azienda di Redmond era stato svelato dal Wall Street Journal a fine giugno.

Microsoft continuerà ad usare le tecnologie di OpenAI

In base all’attuale accordo (che scade nel 2030), OpenAI potrebbe negare a Microsoft di accedere alle sue tecnologie, quando il consiglio di amministrazione dell’azienda californiana annuncerà lo sviluppo di una AGI. Secondo le fonti di Bloomberg, i nuovi termini dell’accordo non prevedono più la clausola, quindi Microsoft continuerà ad utilizzare i modelli AI più recenti di OpenAI.

Microsoft ha investito quasi 14 miliardi di dollari in OpenAI per ottenere i diritti d’uso delle proprietà intellettuali. L’azienda guidata da Sam Altman può sfruttare le risorse di Azure per l’addestramento e l’inferenza dei modelli. OpenAI ha tuttavia sottoscritto accordi anche con Oracle, CoreWeave e Google, quindi Microsoft non è più l’unico provider cloud.

OpenAI ha avviato la trasformazione in società a scopo di lucro. La discussione sulla clausola AGI si intreccia con quella relativa alla quota da assegnare a Microsoft. L’azienda di Redmond vuole ovviamente una parte consistente della nuova società, essendo il principale finanziatore. OpenAI non vuole invece superare il 30%.

Il nuovo accordo non è stato ancora finalizzato. Ci sono anche ostacoli al piano di ristrutturazione dovuti alle necessarie approvazioni delle autorità e alla causa avviata da Elon Musk. Alcuni investitori, tra cui SoftBank, potrebbero ridurre la somma da versare se la trasformazione in azienda for-profit non sarà completata entro fine anno.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
29 lug 2025
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