OpenOffice, barra su 2.0

OpenOffice, barra su 2.0

La comunità OpenOffice.org racconta le principali novità della prossima release della celebre suite e spiega le proprie strategie di marketing
La comunità OpenOffice.org racconta le principali novità della prossima release della celebre suite e spiega le proprie strategie di marketing


Berlino – Un’affollata conferenza della comunità OpenOffice.org si è tenuta nella capitale tedesca nei giorni scorsi, occasione per entrare nei dettagli di una nuova strategia di marketing con cui i promotori della suite software intendono accelerare la sua diffusione.

Il gruppo di lavoro responsabile del progetto open source, coordinato da John McCreesh e Jacqueline McNally, ha presentato un piano strategico di lungo respiro che arriva al 2010. In questo momento, i contenuti del piano vengono discussi online dalla comunità con l’obiettivo di arrivare a una versione definitiva e condivisa da tutti i membri entro la fine dell’anno. Le principali novità riguardano la focalizzazione su gruppi ben definiti di utenti, distinguendo in modo più preciso fra settore educativo, governativo, delle piccole e medie imprese, delle grandi aziende, e degli OEM, e un’attività di comunicazione più strutturata ed efficace.

Attualmente, secondo una ricerca di CSC , la suite OpenOffice ha raggiunto una quota di mercato del 14% nel settore delle grandi aziende: queste ultime, secondo la comunità, “sono state le prime ad adottare la suite per ufficio in virtù della riduzione dei costi di licenza rispetto alle soluzioni proprietarie”.

Le ambizioni di OpenOffice.org saranno supportate, sul lato tecnico, dal rilascio di una nuova major release della suite, la 2.0, la cui data del debutto è stata fissata per la prima metà del 2005.

OpenOffice 2.0, che sta per entrare nella fase di beta test, offrirà numerose novità per l’interfaccia utente, le funzionalità e il formato dei file. Le barre degli strumenti sono state modificate, e saranno maggiormente configurabili e personalizzabili, anche per quanto riguarda l’aspetto estetico. La suite verrà completata da un programma per la gestione dei database in standard SQL, mentre il formato dei file diventerà quello standard XML definito dal consorzio OASIS: la compatibilità con la versione 1.0 verrà garantita da un’utility di traduzione nel vecchio formato.

Come ormai noto , l’Unione Europea sta facendo pressioni affinché i formati XML di OpenOffice divengano degli standard ISO e possano interoperare con quelli di Microsoft.

Proprio di recente è stato rilasciato OpenOffice 1.1.3 , una release di manutenzione che migliora la velocità di esecuzione del programma e offre ? per il momento solo nella versione inglese ? un nuovo installer di dimensioni significativamente inferiori (48 MB invece di 68) e più facile da utilizzare. Da alcuni giorni è disponibile anche la localizzazione in italiano curata dal Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org .

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Pubblicato il
12 ott 2004
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