Oracle: 8 core al prezzo di 2

Oracle: 8 core al prezzo di 2

Tentando di riallineare i propri prezzi con quelli di rivali come IBM e Microsoft, Oracle ha ulteriormente limato i costi delle licenze riservate ai server multi-core. Gli 8 core dell'UltraSPARC T1 costano ora quanto due CPU single-core
Tentando di riallineare i propri prezzi con quelli di rivali come IBM e Microsoft, Oracle ha ulteriormente limato i costi delle licenze riservate ai server multi-core. Gli 8 core dell'UltraSPARC T1 costano ora quanto due CPU single-core


Redwood Shores (USA) – Tra i colossi del software, Oracle è tra i più riluttanti nell’abbracciare quel principio, fortemente caldeggiato dai chipmaker, secondo cui i processori multi-core andrebbero considerati alla stessa stregua di una singola CPU. Ma se il “prendi 2 paghi 1” ad Oracle proprio non va a genio, tuttavia il gigante dei database ha dovuto piegarsi alle pressioni di partner e clienti ritoccando i prezzi delle proprie licenze multi-core .

La nuova politica dei prezzi di Oracle aggiorna quella varata lo scorso luglio : questa stabiliva che il costo totale di una licenza venisse conteggiato considerando ogni core il 75% di una CPU. Il nuovo modello di licensing introduce ora alcune differenziazioni che vanno a particolare beneficio dei sistemi basati sui processori di AMD, Intel e Sun: ciascun core dei processori UltraSPARC T1 di Sun viene ora considerato come il 25% di una CPU , mentre i core firmati Intel e AMD vengono conteggiati come mezza CPU (50%). Per tutti gli altri processori multi-core, come i Power di IBM, resta valida la regola del 75%.

Nell’ipotesi che un’azienda faccia girare il software di Oracle su di un server con 8 core, si possono presentare i tre seguenti casi:

a) se il server utilizza processori IBM multi-core richiede 6 licenze (8 x 0,75 = 6);
b) se il server utilizza processori Intel o AMD multi-core richiede 4 licenze (8 x 0,50 = 4);
c) se il server utilizza processori UltraSPARC T1 di Sun richiede 2 licenze (8 x 0,25 = 2).

Nonostante questi cambiamenti, e a differenza di rivali come Microsoft , Oracle continua a considerare ciascun core come un processore a sé stante .

“Abbiamo adattato i nostri modelli di licensing ai cambiamenti apportati dall’evoluzione tecnologica”, ha affermato Jacqueline Woods, vice president Global Pricing and Licensing Strategy di Oracle. “Questo è necessario ogni qual volta l’industria si muove verso nuove architetture: in passato questo è avvenuto, ad esempio, con il passaggio dai mainframe ai sistemi client/server e da questi ultimi alle architetture multi-tiered”.

Va detto che Oracle offre ai propri clienti anche altri tipi di licenza, tra cui quelle per utente e postazione di lavoro.

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Pubblicato il
21 dic 2005
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