Origami polimerici autoassemblanti

Origami polimerici autoassemblanti

Ricercatori statunitensi realizzano un semplice ma ingegnoso meccanismo grazie al quale è possibile creare dei veri e propri origami geometrici che si auto-piegano una volta esposti alla luce
Ricercatori statunitensi realizzano un semplice ma ingegnoso meccanismo grazie al quale è possibile creare dei veri e propri origami geometrici che si auto-piegano una volta esposti alla luce

Alla North Carolina State University si creano origami un po’ particolari, dove l’esposizione alla luce ultravioletta permette a forme bidimensionali pre-tagliate di assemblarsi da sole senza che nessuno ci metta mano.

La base dell’origami autoassemblante è un materiale polimerico già usato nei decenni passati per gli Shrinky Dink , forme capaci di contrarsi in maniera uniforme una volta riscaldate nel forno di casa. Sul foglio di poliestere base viene ritagliata la forma geometrica da riprodurre in 3D – un cubo, una piramide o quant’altro.

La forma così ottenuta viene poi fatta passare in una comune stampante per PC, dove vengono “impresse” righe marcate di inchiostro nero nei punti in cui si vuole che la forma si contragga. Sotto la luce ultravioletta tali righe di inchiostro assorbono maggiore energia rispetto al poliestere, provocando dunque l’autoassemblamento dell’origami geometrico.

I ricercatori sostengono che è possibile guidare l’andamento e la forza dell’auto-piegatura agendo sullo spessore e la posizione delle linee nere (si un lato o sull’altro della forma), e che questo nuovo approccio potrebbe servire a creare “applicazioni innovative di materiali già esistenti” nel campo della manifattura a grandi volumi e del packaging.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 nov 2011
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