P2P, mega-blitz contro il pedoporno

P2P, mega-blitz contro il pedoporno

Nell'operazione dell'FBI vengono arrestate 65 persone, anche grazie alla collaborazione delle società che producono il software per il file sharing. L'operazione Peer Pressure è la prima di questa portata sul P2P
Nell'operazione dell'FBI vengono arrestate 65 persone, anche grazie alla collaborazione delle società che producono il software per il file sharing. L'operazione Peer Pressure è la prima di questa portata sul P2P


New York (USA) – C’è soddisfazione nel quartier generale dell’ FBI per i risultati di una prima operazione contro lo smercio e la diffusione di immagini di pornografia infantile attraverso le reti del peer-to-peer. L’operazione Peer Pressure si è basata sull’analisi di più di 350 computer e ha portato all’arresto di 65 persone, ritenute colpevoli di possesso e disseminazione di immagini illegali.

All’operazione hanno partecipato anche le softwarehouse che producono gli applicativi per il file sharing , interessate ancora una volta a cancellare l’immagine di un certo P2P che rischia di compromettere il proprio business.

Non è un caso che subito dopo l’annuncio della conclusione dell’operazione, la Distributed Computing Industry Association , che come noto rappresenta società del P2P come Sharman Networks , abbia dichiarato “un apprezzamento unanime per le azioni di repressione condotte dall’FBI con cui abbiamo lavorato in piena intesa dall’ottobre del 2003. I membri della Association hanno sostenuto le operazioni e lavorato con l’FBI per introdurre deterrenti e programmi informativi nei prossimi mesi”.

“A nessuno – ha dichiarato il procuratore generale degli Stati Uniti John Ashcroft – deve essere consentito di sfuggire alla legge quando contribuisce all’abuso e alle violenze sui bambini di questo paese. Il Dipartimento di Giustizia lavora fianco a fianco con le forze dell’ordine per inseguire coloro che colpiscono i più piccoli sfruttando la cappa, fasulla ma percepita come tale, di anonimato fornito dalle reti del peer-to-peer”.

Negli Stati Uniti la distribuzione di immagini di pornopedofilia possono portare in carcere per un periodo compreso tra 5 e 20 anni . La pena è doppia se c’è lo scopo di lucro ed è ulteriormente maggiorata se la persona ha precedenti di abusi sessuali.

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Pubblicato il
17 mag 2004
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